“Una bella soddisfazione ripetere uno spettacolo che l’anno scorso ha avuto tanto successo qui al Sistina, ritornare sul luogo del delitto vuol dire che hai seminato bene. E poi sono doppiamente contento perché torno con tutti i ragazzi, è cosa buona e giusta…” Parola di Michele La Ginestra che da venerdì 10 a domenica 19 maggio occupa di nuovo il palcoscenico del tempio del musical capitolino con È cosa buona e giusta, spettacolo prodotto da Il Sistina e diretto da Andrea Palotto, che oltre all’attore romano che cura i testi con Andrea Bennicelli, vede in scena ben 21 giovani artisti tra cui Andrea Perrozzi, Ilaria Nestovito, Alessandro La Ginestra, Andrea Palma e Alessandro Buccarella.
Del resto la figura del prete buono, simpatico e “moderno” che scherzosamente tiene a bada e consiglia a modo suo un gruppo di ragazzi allegri e scatenati non poteva non fare breccia nel cuore degli amanti del genere. Michele La Ginestra è infatti Don Michele alle prese con i problemi dei giovani d’oggi dai quali pare non poter trovare soluzioni se non voltando lo sguardo indietro, al passato, a quando i giovani d’oggi erano i loro genitori che non avevano a disposizione le nuove tecnologie per farsi strada nel mondo delle relazioni e del lavoro. Eccolo dunque a pensare a voce alta e a viaggiare nel tempo tornando ai ricordi, alle atmosfere e alla musica di tanti anni fa. In fondo “È cosa buona e giusta non è che uno scambio di informazioni generazionali – ci dice ancora nella nostra videointervista – cerchiamo di informare i ragazzi sulla possibile semplicità dei rapporti cercando a nostra volta di imparare da loro e dalla loro gioia”. Ecco dunque la nostra videointervista a Michele La Ginestra:
Ph Luigi Scuderi