Mia madre fa l’attrice, tra ironia e mistero

di Patrizia Simonetti

Lui ha 52 anni, lei 85. No, non sono amanti bensì figlio e madre, ma la loro relazione è ed è sempre stata più complessa e conflittuale di quella tra due coniugi incompatibili. Unica passione in comune e quindi unico elemento che li lega, il cinema. Così visto che lui fa il regista e lei era un’attrice, ecco Mia madre fa l’attrice, film-documentario di e con Mario Balsamo (Noi non siamo come James Bond) e con sua madre, Silvana Stefanini, prodotto da Hasenso Srl con Rai Cinema e Bibi Film, da oggi, giovedì 25 agosto in sala grazie a Bim Dstribuzione. Mia madre fa l’attrice racconta con ironia e surrealismo, tra realtà e finzione, affetto e voglia di vendetta, la ricerca di una pellicola di sessant’anni fa in cui la donna aveva interpretato il ruolo più importante della sua carriera ma che non ha mai voluto vedere e questo suo rifiuto è il mistero che aleggia su tutto il film. “Mia madre fu attrice fino a 25 anni – racconta Mario Balsamo – poche parti e di poco rilievo, tranne l’ultima in La barriera della legge, con Rossano Brazzi, dove originariamente aveva quattro scene. Ma anche lì lei si sospese. Quel film si rifiutò di vederlo. La sua spiegazione: uno dei produttori, da lei respinto, per vendicarsi ne fece togliere una parte dal montaggio e così lei sbatté la porta prima della stampa della pellicola, senza vedere il risultato finale. E non l’aveva mai visto! Finora… sarà vero?”