Massimiliano Bruno in Io c’è: è più facile credere che pensare. Videointervista

di Patrizia Simonetti

Film come Nessuno mi può giudicare – esordio dietro alla macchina da presa – Gli ultimi saranno ultimi, dal suo omonimo spettacolo teatrale, Viva l’Italia, Confusi e felici, Beata ignoranza, tutti su temi importanti e attuali trattati il più possibile con freschezza e leggerezza, che non significa superficialità. Senza tralasciare il teatro, vedi il recentissimo Sogno di una notte di mezza estate portato con successo sui palcoscenici di tutta Italia, la sua particolarissima e coloratissima versione circense della commedia più celebre di Shakespeare. Massimiliano Bruno è un regista, tanto che a maggio inizia le riprese del suo nuovo film sul quale abbiamo cercato di saperne di più, anche se ha cominciato come attore e come tale spesso compare anche nei suoi film, e a volte in quelli di altri, soprattutto se amici. Ed è il caso di Io c’è di Alessandro Aronadio appena uscito in sala, con Edoardo Leo, Margherita Buy e Giuseppe Battiston (qui la nostra videointervista ai tre attori), dove Massimiliano Bruno interpreta un uomo costretto sulla sedia a rotelle che tanta fiducia ripone nella nuova religione appena fondata dai protagonisti di Io c’è, da aspettarsi di alzarsi miracolosamente in piedi di lì a poco, manco fosse a Lourdes, e di crederci davvero, con una decisione così forte che sfiora l’arroganza, tanta è la voglia di gridare al miracolo. Ma “più che ai miracoli io credo nel lavoro sodo – ci dice Massimiliano Bruno nella nostra videointervista che trovate a fine articolo – in questo caso credo in questo film; io faccio raramente l’attore, lo faccio solo quando mi chiama qualche amico e in questo caso Alessandro mi ha chiamato e mi ha detto che c’era un ruolino molto carino per me , l’ho letto e mi sono molto divertito”. Il film, ve lo abbiamo detto, gira proprio su quella necessità della gente di credere in qualcosa e sullo speculare bisogno di altra gente che in quel qualcosa ci si creda per davvero: “è la storia dell’umanità, si crede alla cosa più semplice da credere per andare avanti, perché è più facile credere che pensare – ci dice ancora il regista e attore romano – io come filosofia di vita credo che bisogna pensare fino all’ultimo momento in cui viviamo”. E certo è che lo ionismo, la religione di Io c’è, non sarebbe difficile da accettare, a cominciare dai 10 comandamenti sostituti dai 10 suggerimenti, che se dovesse inventarsene uno per lui sarebbe: “dimagrire il più possibile, non esistono anziani obesi”. Questo ed altro nella nostra videointervista a Massimiliano Bruno: