Madres paralelas: il nuovo film di Almodovar tra madri imperfette e i drammi della storia

di Patrizia Simonetti

Janis e Ana si conoscono in ospedale. Sono due donne completamente diverse con diverse vite alla spalle, ma forse una sola vita davanti. Stanno per partorire e si fanno coraggio l’un l’altra quando arrivano le doglie. Janis è adulta, indipendente, fotografa di professione, e ha scelto consapevolmente di tenersi il figlio a costo di perdere l’uomo che ama. Ana è poco più che una bambina, è confusa e il suo non è certo il frutto dell’amore. Nasceranno due bambine, anche loro avranno destini differenti, ma alla fine, in un modo o nell’altro, per ironia della sorta e qualche errore umano, resteranno quasi tutte unite. E poi c’è quella fossa comune dove anni prima hanno gettato i corpi straziati dei desaparecido, tra loro il bisnonno di Janis e altri membri della sua famiglia. Quella fossa va riaperta, a quei corpi va reso l’omaggio che meritano e quelle anime hanno bisogno di riposare in pace. Tutta la storia dura tre anni. Tre anni fatti di vita e di morte.

Madres Paralelas è il nuovo film di Pedro Almodovar che tende un filo lungo la storia che corre dal passato al presente e verso iI futuro. Non è un film tipicamente almodovariano, ma il tocco del regista spagnolo è comunque ovunque. Madres paralelas parla degli antenati e dei discendenti – dice il regista spagnolo – della verità sul passato storico e delta verità più intima dei personaggi. Parla dell’identità e delta passione materna attraverso tre madri motto diverse tra loro: Janis, Ana, e la madre di Ana, una madre egoista, priva di istinto materno, come lei stessa confesserà. Come narratore, in questo momento sono le madri imprfette quelle che più mi ispirano. Sono madri molto diverse da quelle che sono apparse finora nella mia filmografia”.

Ad interpretare Janis è Penelope Cruz nel ruolo “più difficile che abbia mai interpretato fino ad ora, sia con me che senza di me – assicura Almodovar e probabilmente il più doloroso. risultato e splendido”, non per nulla a Venezia all’attrice spagnola è andata la Coppa Volpi come miglior attrice protagonista. A dar vita a Ana è invece Milena Smit. Nel cast l’immancabile Rossy De Palma, miglior amica di Janis, e Aitana Sanchez Gijon che è la madre di Ana, una donna che può apparire egoista, presa com’è dalla sua carriera tanto sognata di attrice di teatro, una passione così forte quella per il palcoscenico che le fa trascurare la figlia, incidendo un taglio ancora più profondo in un rapporto già deteriorato da tempo. L’uomo di Janis è interpretato da Israel Elejalde. In fondo Madres Paralelas è un film sulla famiglia, qualunque e comunque essa sia, sull’identità, su un passato oscuro di cui vergognarsi ancora e di un futuro tutto da inventare, sull’imperfezione umana con errori che vanno perdonati ed altri no, sulle debolezze e le paure, sulle incomprensioni e sul bisogno di essere amati e di amare qualcuno. Arriva al cinema giovedì 208 ottobre.