Luca Barbareschi su Rai3 con In barba a tutto: “la TV è diretta, sei connesso con migliaia di persone…” Videoincontro

di Patrizia Simonetti

Luca Barbareschi torna in TV a undici anni dal suo Barbareschi Sciock su La7 e anche allora fu presentato come uno show dal punto di vista alternativo della realtà, a volte scorretto, con interviste intriganti a personaggi famosi e non. Che più o meno è In barba a tutto, al via lunedì 19 aprile in seconda serata, quindi alle 23.15, ma stavolta su Rai 3. Sarà un talk show ironico, assicura Barbareschi, sprezzante del pericolo di non rispettare né regole né il politically correct che ad oggi definisce in molti casi decisamente ridicolo, o meglio “un tumore maligno nella società occidentale”, perché oggi “c’ è un virus contro il quale non ci si può vaccinare che è il virus della stupidità e questo programma sarà un vaccino contro la stupidità… E poi  avevo una gran voglia di tornare a fare TV e anche una grande paura, perché il tempo passa per tutti, quest’anno compio sessantacinque anni, ufficialmente ad agosto andrei in pensione, ogni tanto lo chiedo a mia moglie: dimmelo se mi vedi più rinco del solito…

In barba a tutto con la regia di Stefano Vicario conta otto puntate rigorosamente in diretta, e questo è a dir poco apprezzabile, perché “la televisione è la diretta, ti siedi e sai che in quel momento sei connesso con milioni di persone, la diretta ti consente di ritrovare quella calma che obbliga lo spettatore a riflettere, ho scoperto che molte persone guardano le serie TV a doppia velocità, lo trovo assurdo” ci risponde; tre gli ospiti a sera – non scontatamente superfamosi – che il padrone di casa riceve in un loft molto newyorkese facendoli accomodare in poltrona – ce n’è una anche per lui ovviamente – dove trovano posto anche un biliardo, un bancone e un fondale che ritrae una città underground, una sorta di David Letterman Show insomma. Del resto Luca Barbareschi lo annovera tra i suoi maestri e poi “ho alle spalle milleduecento ore di intrattenimento negli USA come host e produttore” sottolinea. Ogni ospite, un tema: in generale si andrà dal body shaming al cibo a Dio e così via…

Si comincia con l’astrofisico Luca Perri per parlare di Scienza e Romanticismo, tanto per rovinare la visione romantica che tutti noi abbiamo delle stelle, molte delle quali non sarebbero altro che escrementi di astronauti… con Morgan per discutere sull’Essere contro, e quindi di follia e provocazioni, molte create ad hoc solo per far parlare di sé, musica e censura; e con Katia Ricciarelli alla quale si chiederà di rispondere alla domanda: Il mondo della lirica è maschilista? fra tradizioni e culto dell’apparenza. C’è anche una parola d’ordine che è sense of humor. E poi ci saranno anche dei macrotemi con grandi soprese, assicura Luca Barbareschi.

Perché tornare in TV dopo tanti tempo? Perché i teatri, e quindi anche il suo Eliseo, sono chiusi? gli chiediamo nel nostro videoincontro. “Se non faccio l’artista mi deprimo – rivela – il teatro per me è medicina, è la mia sinagoga laica in cui posso celebrare il rito di raccogliere l’energia di chi viene e restituirla”. Intanto produce film e serie per la Rai con la sua Casanova Multimedia e prepara il suo teatro per la grande riapertura, e con un pizzico di orgoglio butta lì: “io ho approfittato di questo periodo di crisi per rilanciare, e infatti abbiamo registrato una crescita di lavoro e un risparmio pazzeschi, perché credo che dovrebbero essere le categorie a stimolare la politica e il teatro in particolare dovrebbe usare questo periodo per ripensarsi e per rifinanziarsi”. Ai posteri… Il nostro videoincontro con Luca Barbareschi: