Liliana Cavani debutta nella prosa. Dopo tanti anni di carriera nel cinema e anche nell’opera lirica, la regista emiliana si è decisa a dirigere un spettacolo teatrale, ma non uno qualunque, bensì Filumena Marturano del grande Eduardo De Filippo che debutterà a luglio al Festival dei Due Mondi di Spoleto e poi, dopo due anteprime a Carpi, città natale della Cavani, il 14 e il 15 ottobre, partirà in tournée con prima nazionale il 18 ottobre al Teatro Quirino di Roma, con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses. “Dopo la proposta – ci ha raccontato la regista che abbiamo incontrato proprio al Quirino – mi sono voluta rivedere Matrimonio all’italiana, quel bellissimo film diretto da Vittorio De Sica, che considero il più grande regista del mondo, che ha portato Filumena Marturano al cinema e poi ho letto la biografia di Eduardo di Maurizio Giammusso e ho capito molte cose… ho accettato perché ero in una zona che conoscevo e che mi interessava raccontare – continua Liliana Cavani – ma non è facile, ed è importantissimo che ci siano attori molto bravi perché la forza di Filumena è la sua naturalezza”. Ed ecco cos’altro ci ha raccontato Liliana Cavani nel nostro incontro romano:
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