L’età imperfetta per Marina Occhionero e Paola Calliari, videointervista

di Patrizia Simonetti

Camilla è brava a scuola e timida, ha una mamma dell’est severa e concreta e un padre che l’asseconda di più, diventare una ballerina per lei è l’unica cosa che conta e quell’audizione è la prima e ultima occasione. Sara ha un anno di più, sua madre non c’è mai e suo padre la lascia libera di fare ciò che vuole, è bella, sensuale, ha carisma e lo sa, ama la danza ma anche tutto il resto, gli amici, le feste, l’amore, tutto ciò che è proibito la stuzzica, e si fida così tanto di se stessa che anche la sera prima della grande prova vuole fare baldoria. Sarà la loro comune passione a stravolgere le loro vite, ma non proprio come avrebbero voluto. Ad interpretare Camilla e Sara ne L’età imperfetta, opera prima di Luigi Lendaro (qui la nostra videointervista al regista) presentata in anteprima ad Alice nella Città nell’ambito della Festa del Cinema di Roma e in sala da giovedì 30 novembre, sono Marina Occhionero, 24 anni di Asti, già vista ne La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi e presto sempre al cinema anche ne Il primo re di Matteo Rovere; e Paola Calliari, 26enne trentina di casa tra le fiction Rai, e anche sul grande schermo è apparsa più volte come ne La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi, in Tommaso di Kim Rossi Stuart e in The Start Up di Alessandro D’Alatri. Un’amicizia, quella tra Camilla e Sara, tanto improbabile quanto impetuosa e alla fine pericolosa, soprattutto se in ballo, e scusate il gioco di parole, c’è il loro futuro sulle punte. E la loro insegnante Serena (qui la nostra videointervista ad Anna Valle che la interpreta) ci tiene a loro e glielo spiega che la danza è così, ti prende tutto e ti dimentichi anche di mangiare. Oppure mangi, ma poi tutto ciò che entra lo fai uscire con due dita in gola… Entrambe le ragazze faranno il loro percorso, ma in direzioni opposte: “i ruoli si invertono, si compenetrano, le posizioni cambiano continuamente” ci dice Marina Occhionero e “per me è stato subito chiaro che il viaggio di Sara era dagli inferi verso la luce mentre per Camilla era il contrario, stava pian piano scendendo all’inferno” aggiunge Paola Calliari nella nostra videointervista che trovate a fine articolo. Lei che di danza se ne intende perché il suo percorso artistico comincia proprio da lì, e non ditele che ha rinunciato come qualcuno racconta in giro che “faccio danza contemporanea e continuo tuttora – ti risponde – anche se ho investito più energie nella recitazione a danza continua a far parte di me”. Ecco allora la nostra videointervista a Marina Occhionero e Paola Calliari: