Lea Un nuovo giorno: videointervista a Anna Valle e videoincontro con Giorgio Pasotti e Mehmet Gunsur

di Patrizia Simonetti

Anna Valle torna protagonista su Rai 1 in Lea Un nuovo giorno, in onda per quattro serate da martedì 8 febbraio, a fianco di Giorgio Pasotti e Mehmet Gunsur, con i quali aveva già condiviso il set de La compagnia del Cigno. Coprodotta da Rai Fiction e Banijay Studios Italy, tra medical drama e melò, la serie racconta di una donna segnata da un dolore immenso, quello della perdita di un figlio all’ottavo mese di gravidanza, un evento traumatizzante che ha rapidamente provocato anche la rottura del suo matrimonio con Marco (Giorgio Pasotti) e l’ha resa sterile. Per questo si è allontanata dalla sua città, Ferrara, e dall’ospedale dove lavorava come infermiera specializzata nel reparto di pediatria.

Lea Un nuovo giorno comincia però dal suo ritorno, accolta con gioia ed entusiasmo dalle sue colleghe. In primis Rosa (Daniela Morozzi), la sua migliore amica, sempre pronta a sostenerla e a consigliarla, aprendole le porte del suo cuore e anche della sua grande casa di campagna dove vive con il marito e i figli. Poi ci sono Favilla (Manuela Ventura), apparentemente cinica e scostante, Olga (Marina Crialesi), allegra e sempre in cerca dell’uomo giusto; Michela (Rausy Giangarè), tirocinante di origini nigeriane che ha fatto innamorare Pietro (Primo Reggiani), giovane e promettente pediatra. Lea ritrova quindi il suo mondo e trasforma il suo dolore in qualcosa di positivo e pure: accresce infatti una grande empatia nei confronti di tutti i suoi piccoli pazienti in cui probabilmente rivede il bambino che non ha mai avuto, lasciandosi coinvolgere emotivamente da ogni caso.

Una sorpresa però poco piacevole l’attende poco dopo: Marco, che sta cercando di dimenticare tenendosene lontana, è il nuovo primario del suo reparto, e ha iniziato una relazione con la sua migliore amica Anna (Eleonora Giovanardi) con cui l’aveva tradita. Intanto però ha conosciuto Arturo (Mehmet Gunsur), un affascinante musicista che cresce da solo sua figlia senza sapere chi sia e dove si trovi la madre.  

Vagamente ispirata al film di Kornel Mundruczo Peace of woman  – in cui una giovane donna decide di partorire in casa, perde la figlia e sua madre cerca di farla condannare per negligenza –  Lea Un nuovo giorno è decisamente più solare. La storia è quella di una rinascita al femminile, ma anche di quella ricerca della felicità che muove ogni vita e percorso umano. Girata con uno stile lieve e con una luce quasi da soap opera, affronta invece temi importanti sui quali apre domande e riflessioni, rendendo anche omaggio al personale infermieristico che, assieme a quello medico, tanto ha dato nel corso della pandemia. E non è un caso che sia diretta da una donna, Isabella Leoni, che aveva già lavorato con Anna Valle in Questo nostro amore 80, e che spiega: “Il mio approccio alla serie nasce da una volontà di raccontare una storia semplice ma autentica che parla di amicizia, di passione, di paure, di lacrime e risate, ma anche dell’ironia della vita. Lea è tornata per ricominciare lasciandosi alle spalle il suo dolore. Purtoppo presto scoprirà che non è così facile come credeva e che deve imparare ad accettare il suo passato per poter guarire. Da donna e madre ho cercato di calarmi nei panni di Lea, un’anima profondamente traumatizzata che cerca di tenere insieme i pezzi frantumati del suo essere. Volevo raccontare un personaggio femminile forte e sensibile allo stesso tempo, che vuole sopravvivere al dolore di una grande e terribile perdita. Ogni perdita porta in sé la capacità di rinascere. Ed è proprio questo il tema centrale del racconto: ogni giorno è un nuovo giorno“. La nostra videointervista a Anna Valle e il nostro videoincontro con Giorgio Pasotti e Mehmet Gunsur:

 

 

 

 

 

 

 

Ph Pierfrancesco Bruni