L’assurda morte di Francesco Mastrogiovanni è diventata un film

di Redazione

Il 31 luglio 2009 Francesco Mastrogiovanni, un maestro elementare di 58 anni originario di Castelnuovo Cilento, sottoposto al TSO, il trattamento sanitario obbligatorio, arriva nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania dove viene legato al letto di contenzione e lasciato lì senza nutrimento alcuno per ben 87 ore, a liberarlo ci penserà solo la morte. La sua agonia è stata ripresa dalle nove videocamere di sorveglianza. Costanza Quatriglio ne ha fatto un film intitolato 87 ore – gli ultimi giorni di vita di Francesco Mastrogiovanni, in anteprima assoluta stasera, venerdì 6 novembre, ad Arcipelago, il Festival del cortometraggio in corso al Palladium di Roma, e dal 23 novembre al cinema a Roma e a Milano distribuito da Cineama. Alla scrittura del film, che arriva alla vigilia della sentenza d’appello dopo la prima condanna dei medici per omicidio, hanno partecipato anche Valentina Calderone e Luigi Manconi dell’Associazione A Buon Diritto, con la testimonianza della nipote di Francesco Mastrogiovanni, Grazia Serra, e dei suoi genitori. Ed è prodotto da Marco Visalberghi per DocLab con il patrocinio di Amnesty International e in collaborazione con Rai 3 che lo manderà in onda il 28 dicembre. Le musiche sono di Marco Messina, Sacha Rizzi e 99 Posse.