Torna sul piccolo schermo La Storia di Elsa Morante, opera letteraria che fu pubblicata nel 1974 suscitando grande successo tra i lettori, ma attacchi e critiche dal mondo letterario e culturale in quanto troppo commovente e, soprattutto, per quella che, in conferenza stampa, Francesco Piccolo definisce “una questione ideologica molto semplice: erano anni – spiega lo sceneggiatore e scrittore – in cui non si poteva raccontare la gente povera, e cioè il proletariato, che perdeva, mentre la Morante fa morire i poveri e il proletariato, cosa allora inacettabile, il proletariato doveva trionfare e questa cosa fu imperdonabile…”
Dopo la miniserie di Luigi Comencini del 1986 con Claudia Cardinale protagonista, a raccontarci La Storia in quattro serate, da lunedì 8 gennaio su Rai 1, è stavolta Francesca Archibugi e il ruolo di Ida è affidato a Jasmine Trinca. Ida è una donna fragile, la vita le ha già rubato il marito ancora giovane lasciandola da sola con un figlio, Nino, che non riesce a tenere a bada. L’energia del ragazzo, stupendamente interpretato dall’esordiente Francesco Zenga, si accende e trasborda ad ogni nuovo stimolo, inondando di entusiasmo ogni novità, persino il fascismo, tanto da farlo entrare a far parte delle camicie nere e a voler a tutti i costi combattere per il Duce, non sapendo, in realtà, cosa significhi tutto ciò. E sarà ancora il suo grande entusiasmo a portarlo poi sull’altra strada, quella della lotta al nazifascismo a fianco dei partigiani.
Ida lo guarda vivere a mille impotente, lei che invece dal suo vivere e dal mondo è intimorita, così come dal suo essere ebrea di nascosto, tanto che quando un giovane soldato tedesco e ubriaco entra in casa sua e la stupra, sembra non avere reazioni, come se si aspettasse, prima o poi, che la vita le avrebbe fatto ancora del male. Ma da quell’atto violento nasce Useppe, bimbo tenero e delicato, infiniti occhi azzurri spalancati sul mondo con curiosità e fiducia, nonostante la guerra, le bombe, le continue fughe sottoterra, la fame. Qualcosa però intaccherà inevitabilmente anche questa sua serenità. Ad interpretarlo è prima il piccolissimo Christian Liberti e poi ancora un altro giovanissimo esordiente sorprendente: Mattia Basciani.
Ne La Storia attorno a Ida, che amerà sempre incondizionatamente i suoi figli “come certe gatte malandate”, gira intanto un mondo di personaggi e di storie: dall’oste Remo, interpretato da Valerio Mastandrea, sempre pronto ad aiutarla, alle donne del Ghetto, come la signora Di Segni incarnata da Anna Ferruzzo – che rispetto al romanzo viene qui raccontata dal principio e che sarà protagonista di una delle scene più strazianti della serie – e Vilma, cui dà vita e disperazione Giselda Volodi, una sorta di Cassandra cui nessuno vuole credere. E ancora Eppetondo, che è Elio Germano, con il quale Ida stringerà una sincera amicizia nel corso trasloco forzato da San Lorenzo a Pietralata, dopo il bombardamento del 19 luglio del 43.
Tra ospitanti e coinquilini, conosceremo anche Carlo, ovvero Davide, un ragazzo provato dalla crudeltà della guerra e dell’uomo, dal dolore e dai sensi di colpa, interpretato da Lorenzo Zurzolo; la chiassosa famiglia dei Mille e quella dei Marocco; Santina, la prostituta che fa i tarocchi che è Asia Argento; e i cani: Blitz, il primo compagno di vita di Nino, e poi Bella, entrambi affidati da Nino a Useppe e viceversa.
Quelli de La Storia, serie prodotta da Picomedia, sono tutti personaggi perdenti in partenza, vittime impotenti di qualcosa che è più grande di loro e che fagocita le loro vite e il loro mondo che scompare tra morte e miseria, eppure capaci di grande amore, passione, compassione, altruismo. La guerra è vista per la prima volta attraverso i loro occhi, i loro cuori e le loro vite. In ognuno di loro, grazie all magistrale regia dell’Archibugi e al talento degli attori, ritroviamo tutta la poesia con cui la Morante li aveva disegnati e scritti. E poi c’è Roma, altra protagonista de La Storia, con i suoi quartieri martoriati, anch’essa impotente di fronte al delirio umano, incapace di proteggere la sua gente e se stessa dalla fame e dalla follia dell’umanità. Le nostre videointerviste e il nostro videoincontro con Jasmine Trinca, Francesco Zenga, Mattia Basciani, Elio Germano, Asia Argento, Anna Ferruzzo, Antonella Attili, Lorenzo Zurzolo, Francesca Archibugi: