La luna sott’acqua: videointerviste a Maria Pia Di Meo e Alessandro Negrini

di Patrizia Simonetti

Il cinema torna a raccontare la tragedia del Vajont, quando il 9 ottobre 1963 un pezzo del monte Toc si schiantò nel lago artificiale sottostante, dando vita a una gigantesca onda anomala che travolse i villaggi vicini e uccise 1917 persone. Stavolta però il racconto gira completamente il punto di vista, e a firmarlo è Alessandro Negrini: La luna sott’acqua dà infatti voce agli abitanti del paese miracolosamente sopravvissuto al disastro, Erto, cui venne vietato di tornare a casa.

Tra sdegno, commozione e resistenza, e fotografie strappate e ricucite, li ascoltiamo e li vediamo discutere e lamentarsi che lì, a Erto, non ci vanno neanche i Papi che invece “vanno dappertutto”, che i TG hanno smesso di ricordare la tragedia, che “il luogo deve rimanere com’è, testimonianza di vita e di morte” ma anche che “ci siamo leccati le ferite per troppi anni, adesso dobbiamo guardare avanti” e a insistere che la parola “incuria” non rende la verità della “colpa” dell’uomo per quanto accaduto, e che anche se il 9 ottobre è stata dichiarata giornata dei disastri ambientali, qui si è trattato piuttosto di un “disastro artigianale”.

I protagonisti de La luna sott’acqua non sono però soltanto loro, cui peraltro il docufilm è dedicato: c’è la Natura, testimone imparziale e ahimè impotente del dramma compiuto, una natura colpita che tuttavia insiste a vivere, una natura che è Bosco, un bosco saggio, che ha sofferto, con i suoi alberi caduti che hanno rinnovato e riadattato il loro attaccamento alla terra con nuove radici e nuove forme e posizioni, un bosco cui dà voce una delle voci più note e interpretative del panorama del doppiaggio italiano: Maria Pia di Meo. “Io ho conosciuto il vostro canto… e voi sentite il mio canto” chiede il Bosco. E ancora: “è possibile ritrovare la voce di un sogno spazzato via dalla vita?

Uscito in concomitanza con il 60mo anniversario della tragedia del Vajont, La luna sott’acqua, una coproduzione Italia-Slovenia, viene presentato con una serie di proiezioni evento accompagnate in sala dal regista. Dopo quella del 14 novembre al cinema Farnese Arthouse di Roma dove abbiamo incontrato Alessandro Negrini e, ospite d’onore, Maria Pia di Meo, dopo Cagliari, le Giornate del Cinema del Mediterraneo a Iglesias e ieri Monserrato, le prossime si terranno il 22 novembre al Cinema Giorgione di Venezia, il 25 al Cinema Teatro Sociale di Gemona del Friuli, il 29 al Cinema Teatro Comunale Corsini di Barberino, il primo dicembre a Bassano del Grappa e il 5 dicembre al Cinema Massimo Museo del Cinema di Torino. Ecco le nostre videointerviste a Maria Pia Di Meo e ad Alessandro Negrini:







Le foto di Alessandro Negrini e Maria Pia Di Meo sono di Angelo Costanzo