C’è una storia che accade nel 1949 nel Salento di cui si parlò all’epoca, ma che vale la pena di essere nuovamente raccontata. Coinvolge sue paesini, Supersano e Ruffano, e le rispettive squadre di calcio. Fondamentalmente è una storia di rivalità tra due uomini: Ernesto e Don Alfredo, imprenditore agricolo il primo, ex generale fascista il secondo, ognuno presidente della squadra di pallone del proprio paese. Ed è nel calcio che le tensioni e le discordie prenderanno il sopravvento e ci scapperà pure il morto, la prima vittima italiana di una partita.
La storia è stata raccontata nel 2018 da Bruno Contini, salentino di Supersano, dove ancora vive, nel suo primo romanzo intitolato La grande guerra del Salento, e adesso la porta sul grande schermo Marco Pollini con il film omonimo prodotto da Ahora! e realizzato con il sostegno dell’Apulia Film Commission film fund, che sarà presentato in anteprima mercoledì 4 maggio al cinema King di Roma per uscire il giorno dopo nelle sale. Desideri di potere, deliri di onnipotenza, follia e una partita di pallone alle origini di una nuova guerra che flagella un territorio che ancora è lì, come l’Italia intera, a leccarsi le ferite del secondo conflitto mondiale. Ma c’è anche l’amore, quello tra Giulio e Agnese e tra Giovanna e Antonio, tutti amici tra di loro. Ma sarà proprio Antonio il primo tifoso nella storia d’Italia a prendere la vita per una partita di pallone.
“La Grande Guerra del Salento è un film di lacrime, sudore, sangue ma anche di amore e passione – dice il regista – raccontiamo un mondo sconosciuto, il dopoguerra nel basso Salento. Una storia vera che in pochi conoscono. Raccontiamo le origini del tifo, la passione per il calcio, l’amore per il proprio paese, la rivalità e il desiderio di vendetta e di rivalsa verso gli ‘amici’ del paese vicino. Ho messo insieme un cast di attori particolarmente affiatati e appassionati, ma anche tre maestri del cinema come: Marco Leonardi, Paolo de Vita e Pino Ammendola. Ma anche veri e propri mostri sacri dello spettacolo in Puglia: Uccio De Santis, Fabrizio Saccomanno e Giuseppe Ninno in arte Mandrake. Artisti che sono stati affiancati da altri talentuosi attori emergenti come: Valerio Tambone, Martina Difonte, Lucrezia Scamarcio, Rossana Cannone e Riccardo Lanzarone, che hanno dato veramente il massimo”.
Abbiamo videointervistato Marco Leonardi che interpreta Ernesto e Martina Difonte che dà vita a Giovanna: