La Giornata della memoria in TV, su Rete 4 Memory of the camps di Hitchcock

di Patrizia Simonetti

“Nell’aprile del 1945 alcune troupe televisive con gli eserciti inglese e americano entrarono nei campi di sterminio nazisti e filmarono l’orrore che vi trovarono”. Cominica così Memory of the camps, documentario girato da soldati improvvisati filmaker inizialmente intitolato German concentration camps Factual Survey, commissionato da Churchill e prodotto da Sidney Bernstein: mostra immagini agghiaccianti l’una dietro l’altra riprese tra Bergen-Belsen, Dachau e Auschwitz durante la liberazione, poi viene chiamato Alfred Hitchcock per montarle, ma a un certo punto non ce la fa ed è noto il suo allontanamento dagli studi e il rifiuto di qualunque compenso per il suo lavoro di post produzione, poi  il film finisce in un cassetto dell’Imperial War Museum di Londra. A trovarlo negli anni ottanta è David Fanning, produttore di documentari d’inchiesta, che lo rende ciò che egli stesso definisce “un documento che servirà alla nostra memoria collettiva” e per questo lo intitola Memory of the camps, la voce fuori campo è quella di Trevor Howard. Il film inizia con gli alleati che entrano nel cuore della Germania fino a Bergen e apparentemente è tutto normale, il clima sereno, ci sono frutteti, fattorie e bambini che giocano con le mamme in giardino, ma il soldato che riprende comincia a percepire “un certo odore” e trova molto strano che quella gente non lo senta. Ad emetterlo è una discarica umana a pochi passi da lì, circondata da filo spinato e controllata da torrette di sorveglianza, con mucchi enormi di corpi di persone morte di fame e stenti, scheletri e tante “donne come statue di marmo nel fango”: 50mila le vittime solo di quel campo compresa Anna Frank. E si vedono anche le guardie belle pasciute e dalla divisa tirata a lucido, quelle delle SS che senza turbamento alcuno prendono in braccio quei corpi straziati per seppellirli con le proprie mani, come gli ordinano i soldati. Memory of the camps viene riptoposto stasera da Rete4 a chiusura di una serata che si apre con la prima visione assoluta de Il bambino nella valigia di Philipp Kadelbach, che racconta l’incredibile e terribile vicenda di un bimbo di 3 anni che nel campo di concentramento di Buchenwald viene infilato in una valigia dagli altri prigionieri per cercare di tenerlo in vita, e continua con il documentario No Asylum: senza via di scampo – La vera storia di Anna Frank, che mostra le lettere ritrovare del padre, Otto Frank, a rivelare una parte ancora sconosciuta della vita della loro famiglia e quasi a completare quel diario scritto da una ragazzina divenuta il simbolo della Shoah mentre con la sua famiglia si nascondeva dai nazisti per poi finire comunque a morire nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.

Anche la TV celebra infati oggi la Giornata della Memoria, istituita il primo novembre 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per il 27 gennaio, giorno in cui, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberano il campo di concentramento di Auschwitz  Così mentre sul grande schermo troviamo Il figlio di Saul di  Làszlo Nemes (guarda la nostra videointervista al protagonista Gèza Rohrig), Una volta nella vita di Arie-Castille Menti on-Schaar e  The Eichmann show – Il processo del secolo di Paul Andrew William, film di cui vi abbiamo già parlato, anche il picolo schermo adegua i palinsesti per rendere omaggio alle vittime della Shoah. Su Rai 2 alle 23.50 Gino Bartali: Il campione e l’eroe, speciale di un’ora di Massimiliano Boscariol, scritto con Antonio Ficarra e Fabio Di Nicola e diretto da Stefano Lonardo, un viaggio condotto da Ubaldo Pantani sulle orme del grande campione fiorentino di ciclismo insignito nel 2013 del titolo di Giusto tra le nazioni da Yad Vashem, il Sacrario della Memoria di Gerusalemme, e che mise più volte a rischio la sua vita per salvare gli ebrei e tutti coloro che stavano combattendo per la Resistenza durante la Seconda Guerra mondiale. Su Sky Arte alle 20 il docu-film Il diario di Anna Frank – la sorella segreta, protagonista Eva Schloss, amica di infanzia e quindi una sorellastra per Anna Frank, lei però sopravvive all’orrore di Auschwitz e dopo la guerra torna ad Amsterdam con la madre e rincontra Otto Frank, il papà di Anna che diventerà il suo patrigno. Ed è lei ad assistere per prima alla lettura privata del Diario e a seguire poi la pubblicazione del libro, nonché a fondare 1989 l’Anne Frank Trust UK. Su Sky cinema dalle 19.30 alcuni dei film che meglio raccontano la persecuzione e il genocidio degli ebrei, come Anita B. di Roberto Faenza, storia di una sedicenne sopravvissuta ad Auschwitz che cerca di riprendere in mano la propria vita, poi in prima visione alle 21.10 Corri ragazzo corri di Pepe Danquart, adattamento del romanzo Run, Boy, Run di Uri Orlev, la vera storia del giovanissimo Srulik in fuga dal ghetto di Varsavia, e infine Black Book di Paul Verhoeven sulla resistenza olandese al nazismo. Su Sky Sport alle 18.30 e poi alle 23 Federico Buffa racconta Arpad Weisz, storia del grande allenatore di Inter e Bologna deportato a ucciso ad Auschwitz nel gennaio del 1944, tratto dal libro Arpad Weisz, dallo Scudetto ad Auschwitz di Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo.

Su History alle 21 Gli eroi di Dachau, sui ragazzi americani che, appena maggiorenni, decisero di arruolarsi per liberare l’Europa dal Nazismo e giovanissimi ebrei che si sono finti adulti per essere considerati adatti al lavoro nel campo di concentramento di Dachau e non finire subito nelle camere a gas, tornati tutti insieme a Dachau settant’anni dopo per rivivere quel passato: la storia della liberazione dei prigionieri del campo è ricostruita attraverso le toccanti testimonianze dei deportati e dei loro salvatori e inedite immagini di archivio. Su National Geographic Channel alle 18.55 Apocalypse – La seconda guerra mondiale e poi Il Diario di Anna Frank mentre su Explora alle 22.35 va in onda RewindRewind sull’ascesa del potere nazista in Germania e le persecuzioni contro gli ebrei. Omaggio musicale su Classica con Giorno della Memoria-Musiche di Schonberg e Mozart.

TV 2000 dedica al ricordo dell’Olocausto la puntata di Siamo noi, mentre alle 21.15 trasmette Il giardino dei Finzi-Contini, film del 1970 di Vittorio De Sica tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani, a raccontare la dolce vita ferrarese di Micòl e altri giovani borghesi della comunità ebraica che si trasforma in tragedia a causa delle leggi razziali fasciste e lo scoppio della guerra, con Lino Capolicchio, Dominique Sanda, Helmut Berger, Fabio Testi, Romolo Valli, e Alessandro D’Alatri. E alle 22.55 Meditate che questo è stato, il documentario di Pietro Suber e Marco D’Auria sulla straordinaria testimonianza di due degli ultimi superstiti italiani dei lager nazisti, Piero Terracina e Sami Modiano, oggi ultra ottantenni.