La classe digerente 3 e la rivoluzione di Elio Crifò

di Patrizia Simonetti

Rivoluzione. Parola grossa. Se ne può parlare. Di domenica però. Tutte le domeniche fino al 17 aprile ne parla e sparla al Teatro Belli di Roma Elio Crifò, autore, regista e interprete de La classe digerente 3, spettacolo di satira politica, o meglio format in continuo aggiornamento, tra cabaret e denuncia, prodotto da Distribuzione Indipendente, giunto alla sua terza edizione. Dalle contraddizioni del Giubileo e dei suoi affari all’inevitabile rischio attentati, e quindi il terrorismo e quindi la guerra, “mano santa” per la classe diGerente di ogni epoca, compresa la nostra. E poi i funerali di Casamonica, i soldi sporchi che arrivano pure nelle casse dei supermercati come insegnano i report di Ecomafie, così come in quelle dei centri commerciali. Satira e informazione quindi, quella tratta da inchieste parlamentari, interviste ai protagonisti, dossier giornalistici e indagini personali, e tra un segmento e l’altro le incursioni satirico-pubblicitarie di Emy Bergamo che ad esempio spiega: “oggi molti ce l’hanno contro il sistema perché il sistema non sistema più nessuno e quindi una certa voglia di rivoluzione c’è, ma oggi vorremmo una rivoluzione senza stress da fare nei fine settimana, da casa, tramite telefoni, tablet, pc, blog. D’altronde se beviamo il latte senza lattosio possiamo compiere una rivoluzione senza ribellarci…”