Italiani Made in India: sei giovani indiani in Italia da sempre alla ricerca delle loro radici

di Patrizia Simonetti

Ricordate Italiani Made in China, il programma dello scorso anno di Real Time in cui si raccontavano le storie di sei giovani cinesi, ma italiani di seconda generazione – Alex, Francesca, Alessandro, Lucia, Massimiliano e Connie – che decidono di tornare in Cina per scoprire o ritrovare le proprie radici? Quello per cui Toto Cutugno aveva ricantato L’italiano in cinese girando pure il primo videoclip della sua vita, video che vi avevamo proposto ma che poi è sparito dalla circolazione e pure dal web, chissà perché? Ok, dimenticate tutto perché adesso tocca agli indiani…

Secondo i dati del Ministero degli Interni gli indiani di seconda generazione residenti in Italia nel 2015 sono oltre 150.000 e la metà ha meno di 30 anni. Ecco dunque che a raccontarli arriva Italiani made in India, prodotto da Magnolia per Discovery Italia, da domani, mercoledì primo giugno, alle 22.10 sempre su Real Time. I 6 giovani protagonisti delle 8 puntate si chiamano Aroti, Dolly, Gagandeep, Gagan Padda, Mandeep e Margaret e conoscerli meglio servirà forse a qualcuno a buttare giù qualche pregiudizio di troppo e a pensare davvero che un’integrazione, non solo con loro ma con tutti gli stranieri che studiano, vivono e lavorano nel nostro paese, almeno per le nuove generazioni, è possibile e auspicabile. Qualcuno è nato in Italia, qualcun altro è stato adottato da italiano che era molto piccolo, altri si sono ricongiunti con i loro genitori che in Italia erano emigrati. Anche in questo caso, vivono, studiano e lavorano nel nostro paese che ora lasceranno per andare andare alla ricerca della loro storia a 6.500 chilometri di quella che ora è la loro casa, per scoprire l’India, la loro India, anche se non l’hanno mai vista, per ritrovare la loro identità, ricucire legami strappati e magari curarsi anche qualche ferita.

Margaret  è stata adottata da una famiglia italiana che è andata a prendersela nell’orfanotrofio di un villaggio indiano quando aveva solo 11 mesi e vive in un piccolo paese chiamato Orero, nell’entroterra genovese, fa teatro con una compagnia, ha un cane, non ha mai fatto una vacanza con gli amici e si chiede “se io non fossi stata adottata, sarei ancora là e che persona sarei?” Mandeep è l’unico nato in Italia e si sente italiano a tutti gli affetti, vive in Brianza, qualche volta in India c’è stato ma non la conosce affatto, studia per laurearsi in infermieristica perché vuole aiutare le persone. Gagan Padda vive con la sua famiglia a Porto S. Elpidio, in provincia di Fermo, nelle Marche: suo padre indiano è venuto in Italia nel 1989 a cercare fortuna e qui è rimasto, lui l’ha raggiunto con la mamma e la sorella quando aveva quattro anni, adesso lavora nello stesso calzaturificio dove il padre è impiegato da vent’anni. Anche il papà di Dolly è venuto in Italia a cercare lavoro quando lei aveva tre anni, e quando ne aveva 11 lei ha potuto raggiungerlo assieme alla mamma, poi l’uomo ha perso il lavoro e la famiglia è dovuta tornare in India, ma Dolly è rimasta in Italia con il suo fidanzato Luca: adesso vive ad Alzano Lombardo, nel bergamasco, lavora come ragazza alla pari in una famiglia che quindi la ospita pure, non conosce altri indiani e vuole partecipare a Miss India in Italia per avere un’occasione per tornare dai suoi genitori che sono rimasti nel loro paese. Gagandeep vive in Italia sin da bambino, studia e parla benissimo l’italiano, molto meglio di tanti nostri connazionali: in India andrà a cercare la nonna, anche se alcuni suoi parenti non vogliono. Aroti ha un gran bisogno di ritrovare le sue origini per rinascere, abbandonare il passato e pensare solo al futuro con il suo amato Mario: adottata quando aveva 9 anni, dopo essersi presa cura della sorella e del padre malato perché la madre se n’era andata, vive a Milano e lavora in uno studio legale. Il viaggio sarà divertente, pieno di allegria, di curiosità e di sfide e porterà a nuove amicizie. Comincerà dalla capitale Delhi dove arriveranno tutti insieme, poi ognuno per la sua strada verso la propria terra natia alla ricerca di familiari mai conosciuti o dimenticati, dal Punjab al Rajasthan, da Calcutta a Mangalore fino a Mumbai.

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