È la storia di una vita scandita dalla musica e dalla poesia. Che attinge dal passato per cristallizzare il presente in uno spettacolo unico di suoni e parole, ideale trampolino di lancio verso il futuro. Impossibile dunque mancare l’appuntamento con Tosca e il suo concerto evento di venerdì 6 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma in Sala Petrassi dal titolo Appunti musicali dal mondo – confini e sconfini del suono della voce.
Tutto quello che è successo nella mia carriera è stato sempre qualcosa che mi ha travolto, che non ho mai pensato a tavolino. Anzi, quando le cose le ho pensate a tavolino di solito non sono mai andate a buon fine – ci racconta l’artista capitolina – quindi mi sono ritrovata dal 2000 ad abbracciare tutta questa sponda teatrale-musicale che mi ha portato ad approfondire la musica romana, a creare quel Terzo Fuochista che portai a Sanremo dieci anni fa per caso e da lì questa canzone, che da sola ha veicolato tantissime mail da tutto il mondo che mi dicevano: la festa popolare è uguale nel sud della Romania, nell’America come nell’America Latina.
E dalla musica romana ha iniziato a guardare al di là dell’orizzonte. Sempre più lontano…
È stata la mia innata curiosità a portarmi ad approfondire determinate culture. Ho iniziato con le nostre sponde: Roma, Napoli, la Sicilia. Poi ho approfondito la Grecia, la musica yiddish, la musica ebraica. Ho cominciato ad apprezzare la musica portoghese, il fado. Fin da bambina amavo la musica brasiliana. Un paio d’anni fa ho deciso di fare un po’ uno stato dell’arte anche grazie ad un’intuizione di Ivano Fossati che mi ha scritto Il suono della voce, una canzone meravigliosa che fa da trait d’union di questo mio progetto. Il suono della voce l’ho portato per due anni nei luoghi d’arte, al Bargello di Firenze, a Roma a Castel Sant’Angelo, a Tindari. Mai avrei pensato di cantare in posti così suggestivi. Adesso c’è una nuova evoluzione che parte appunto da Roma. Da aprile ho fatto due tappe pilota, portando questo spettacolo ad Algeri e Tunisi e ho iniziato questo percorso di scambio. Io vado nei luoghi, entro attraverso la musica, ospito degli artisti residenti che mi regalano la loro musica e io me ne vado sazia. Una contaminazione. Il contrario di chiudere e di dividere. Anzi, abbracciare e contaminare. Appunti musicali è proprio questo: un progetto che mi porterà poi a Lisbona, Parigi, Beirut, Tel Aviv, Rio.
In questo viaggio di straordinarie sensazioni, qual è il momento più emozionante?
Quando tocco le mie radici, la musica romana, perché io sono proprio romana, romana, romana. Quando sento l’odore della mia città nelle cose che canto, chiudo gli occhi e ne vedo la bellezza. C’era una frase di Fellini che riportavo in uno spettacolo: “Roma è un attimo, una distrazione forse. Lei è sempre lì e tu non te ne accorgi fino a che non alzi gli occhi e vieni sprofondato da un azzurro di un cielo che non avevi mai visto. Questa è Roma, è lì nelle mie radici”.
Con Tosca sul palco si alterneranno Renzo Arbore, il premio Oscar Nicola Piovani, Gegè Telesforo, Gabriele Mirabassi, Joe Barbieri, Danilo Rea e Germano Mazzocchetti. La serata offrirà inoltre anche Canti di Natale dal mondo e insieme al repertorio di Tosca si alterneranno melodie introvabili, pezzi rari e i grandi classici della tradizione italiana. La musica si legherà magicamente alle parole di grandi poeti in un percorso drammaturgico ideato da Massimo Venturiello.
(Ph di Stefano Ricco e Paolo Sioriani)