C’è amore e amore. C’è l’amore sano e limpido, che porta gioia e luce, dal sapore fresco e buono, folle, perchè no, ma di una follia vitale e contagiosa, e c’è l’amore insano che fa solo male, distrae dalla realtà e rende la vita un inferno, folle nel senso più cupo della parola, e solo perché non ci si rende conto che non esiste. Insane Love è il titolo del cortometraggio, che presto diventerà un film, diretto da Eitan Pitigliani e prodotto da Giuseppe Alessio Nuzzo, presentato come evento speciale ad Alice nella Città 2018, la sezione parallela della Festa del Cinema di Roma, a raccontare di un’ossessione che si fa strada su un terreno fertile, quello di una fragilità emotiva e interiore di un ragazzo che potenzialmente ha tutto, bellezza, successo, denaro, alimentata dall’uso ossessivo dei social e contro nulla può neanche l’amicizia sincera, un vuoto profondo che non si può riempire. Venti minuti di sensazioni ed emozioni mescolate in un turbinio e amplificate dalle musiche inconfondibili di Ryuichi Sakamoto e del Maestro Paolo Vivaldi. Anche se è difficile designare con precisione cast e personaggi perché i ruoli della storia non sono poi così definiti, il protagonista si chiama Alessandro, fa il modello ed è interpretato da Filippo Gattuso: Alessandro è triste e insoddisfatto finché non si innamora, o almeno così crede, di Sara (Clara Alonso), incontrata per caso per la strada. La sua amica del cuore (Miriam Dalmazio) tenta inutilmente di farlo ragionare, forse innamorata a sua volta di lui. E poi ci sono Davide Dato, che nella realtà è innamorato della danza perché è il primo ballerino del Balletto di Vienna, e lo spagnolo Diego Dominguez (il Diego di Violetta), ma i loro ruoli non ve li possiamo davvero svelare. Però vi forniamo molti indizi nel nostro piccolo speciale dove videointervistiamo Filippo Gattuso, Davide Dato, Diego Dominguez e Eitan Pitigliani:
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