In viaggio con Fellini: videointervista a Francesco Sala (o a Federico Fellini?)

di Patrizia Simonetti

Federico Fellini amava tanto Roma che ci si trasferì. Andò ad abitare in una stradina del centro dedicata all’arte e agli artisti, Via Margutta, dove c’è anche una targa dedicata al regista, sceneggiatore, fumettista e scrittore  riminese, e iniziò a frequentare quello che oggi è il ristorante vegetariano Margutta Veggy Food & Art. Ed è proprio qui che è stato presentato In viaggio con Fellini – Note, ricordi, sue fantasie, spettacolo in scena al Teatro Lo Spazio di Roma martedì 21 e mercoledì 22 gennaio diretto e interpretato da Francesco Sala, che con il Maestro ha un relazione molto particolare, e pure una certa somiglianza fisica: “ho un rapporto spirituale con Fellini, onirico – ci racconta nella nostra videointervista – ci sono stati anche suoi ritorni, mentre stavo preparando questo spettacolo ad esempio, il teatro quando fa a meno delle apparenze e si occupa delle apparizioni, è una forma di magia”. E fu proprio in questo stesso locale che cinque anni fa andò in scena la cena teatrale intitolata Sotto casa di Federico – Omaggio a Fellini organizzata dalla titolare Tina Vannini ed è da quello spettacolo tra arte e cucina che Francesco Sala ha preso ispirazione per In viaggio con Fellini, inserito nelle manifestazioni del MIBACT Comitato Fellini 100 dedicate al centenario della nascita che cade il 20 gennaio, prodotto da Enrico Carretta e coprodotto dalla compagnia Gl’Incamminati, che vede anche la collaborazione di Viola Pornaro, attrice, sua compagna d’arte e di vita.

Il regista e attore romano si cala dunque nei panni del Maestro, si veste come lui, si muove come lui e come lui parla, forse come lui persino pensa, in una sorta di sdoppiamento o magari fusione della personalità, come potete vedere anche nella nostra suggestiva e decisamente insolita videointervista. Ed è così che racconta Fellini, in prima persona, viaggiando, appunto, tra i suoi pensieri, ricordi, fantasie, aneddoti, citazioni, accompagnato, come è bello fare in ogni viaggio, dalla musica. Francesco Sala non è infatti completamente solo sul palcoscenico: al suo fianco la cantante Raffaela Siniscalchi e al pianoforte il maestro Antonio Nasca, non potrebbero del resto mancare le musiche immortali di Nino Rota e di Piovani che hanno tessuto le emozioni dei suoi film, lasciando però spazio anche alle canzoni di Lucio Dalla, di Gabriella Ferri, e a molto altro ancora. E poi Gioia Ricci e gli allievi del Cantiere Teatrale. La scenografia è semplice ma efficace: su un grande schermo bianco di fondo vengono proiettate le opere in digital painting di Brivido Pop, composizioni artistiche di ritagli, pezzi, frammenti di manifesti, immagini, caricature e fumetti, dove possiamo riconoscere tanto del mondo felliniano, la Ekberg, Mastroianni, la Masina, Picasso, Ginger e Fred… Al centro del palcoscenico una sedia da regista, a terra un megafono e delle valigie di cartone, a rappresentare, queste ultime “il passaggio di un’epoca, un’Italia delle migrazioni” ci dice Sala. In viaggio con Fellini è già stato richiesto in Francia, a Budapest, ad Amsterdam, in Polonia e in Iran. E allora, buon viaggio Maestro… Ecco la nostra videointervista a Francesco Sala (o a Federico Fellini?):

 

 

 

 

 

 

Le foto di Francesco Sala sono di Angelo Costanzo