“Il paradosso è che non avremmo mai voluto fare questo film, perché tutti avremmo voluto che Angelo fosse ancora qui”. Così Sergio Castellitto su Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, nel salernitano, ammazzato a 57 anni con 9 colpi di pistola, 7 andati a segno, la sera del 5 settembre 2010 mentre tornava a casa in macchina, per aver difeso il suo Cilento dalle grinfie della criminalità organizzata. L’attore gli ridà in qualche modo vita nel film TV in onda lunedì 8 febbraio in prima serata su Rai1 intitolato Il sindaco pescatore prodotto da Solaris per Rai Fiction e diretto da Maurizio Zaccaro. “Vassallo è stato decisivo per la sua piccola comunità e per la sua famiglia – continua Castellitto – e poi è diventato un simbolo per molti, ma ha pagato uno scotto terribile: è stato ucciso. Non aveva intenzione di diventare un eroe, il paradosso italiano è che fare semplicemente il proprio lavoro attraverso onestà, devozione e precisione diventa eccezionale, ma Angelo era un uomo che si alzava la mattina e andava a lavorare”. “Neanche la mia intenzione era di fare di Angelo un eroe – fa eco Zaccaro – perché non lo è, gli eroi sono un’altra cosa”. Un omicidio di camorra rimasto impunito quello di Angelo Vassallo, anche se le indagini proseguono, dice il fratello Dario, autore, con Nello Governato, del libro omonimo da cui è tratto il film: “abbiamo un legame diretto con la Procura antimafia che difendo perché lavora ogni santo giorno e non ha mai abbandonato questo caso – spiega – Questo film servirà anche a raggiungere la verità, scuoterà coscienze di chi non ha visto: Il sindaco pescatore finisce con nove colpi di pistola, ma è possibile che nessuno abbia sentito nove colpi di pistola?”
Ambientalista convinto nei pensieri e nei fatti, Angelo Vassallo era anche presidente della comunità del Parco del Cilento e nel 2009 aveva proposto di includere la dieta mediterranea tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità, inclusione accolta e sottoscritta dall’Unesco a Nairobi il 16 novembre 2010. Nel film Il sindaco pescatore tutto ha inizio 12 anni prima dell’omicidio, quando Angelo Vassallo è solo un pescatore che osserva con tristezza quanto sta accadendo al suo Cilento e alle sue acque, decidendo quindi di impegnarsi e mettersi a studiare per diventare sindaco e tentare di fermare il degrado della sua terra e riconquistare la legalità perduta perché “per andare avanti bisogna tornare indietro” dice. Nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe stato eletto, invece lo è, e per ben quattro mandati, proprio grazie alla sua semplicità, al legame schietto con il suo paese, a quell’essere semplicemente una persona comune. Anche dopo, divenuto sindaco, mantiene il suo modo di essere e di fare, sempre tra i suoi compaesani ad insegnare come e perché essere onesti, anche contro quella mafia intenzionata a spremere e a sfruttare illegalmente quel piccolo villaggio di pescatori divenuto luogo turistico con oltre ventimila presenze estive e con un porto adattissimo per il traffico di droga. Nessuno però avrebbe mai immaginato che avrebbe pagato tutto questo con la vita.
Nel cast Sergio Carpentieri, Fabrizio Contri, Teresa Saponangelo, musiche originali scritte da Andrea Ridolfi e Vito Abbonato e due canzoni di Raiz.