Il ritorno di Teresa Battaglia: videointervista a Elena Sofia Ricci

di Patrizia Simonetti

A più di un anno e mezzo dal successo della prima stagione con Fiori sopra l’inferno, torna Teresa Battaglia, ad indagare, tra le innevate montagne friulane della Val Resia, sul corpo senza vita di una poliziotta morta con un colpo di fucile al cuore. Un suicidio, si direbbe, ma non per il Commissario interpretato da Elena Sofia Ricci che inizierà ad investigare a ritroso fino agli anni quaranta e imbattendosi in un quadro, la Ninfa Dormiente, dipinto con sangue umano…

“Un film lungo diviso in tre parti” lo definisce la protagonista, al via lunedi 28 ottobre in prima serata su Rai 1 diretto da Kiko Rosati, in cui ritroveremo i volti noti dei suoi affezionati collaboratori, come quello del giovane ispettore Massimo Marini, interpretato da Giuseppe Spata, vessato ma ammirato da Teresa Battaglia; e l’ispettore capo Giacomo Parisi, interpretato da Gianluca Gobbi, che la affianca fedelmente da ben 18 anni e con la quale si intende con un solo sguardo.

New entry di questa seconda stagione de I casi di Teresa Battaglia, tratta dal romanzo Ninfa Dormiente di Ilaria Tuti (Longanesi), il nuovo dirigente della Squadra Mobile Albert Lona, interpretato da Fausto Maria Sciarappa, una vera e propria spina nel fianco per Teresa; e anche Alice, interpretata da Marial Bajma Riva, capelli blu, smalto nero e il suo cane Smoky sempre al suo fianco, esperta di Human Remains Detection, e cioè proprio dello studio di resti umani e tracce biologiche che però non è ancora un’attività riconosciuta dalla legge italiana.

E poi c’è lui, il mostro, sempre presente e sempre più ingombrante, con cui Teresa Battaglia deve fare i conti: l’Alzheimer. Ed è così che infatti la ritroviamo in apertura di puntata, a fare prove di memoria con sè stessa… Ne abbiamo parlato proprio con lei, ecco la nostra videointervista a Elena Sofia Ricci, che presto ritroveremo anche al cinema in Diamanti, il nuovo film di Ferzan Ozpetek: