“In una parte del film ho interpretato me stesso perché in alcuni momenti sono ancora Peter Pan e non vorrei mai invecchiare o prendermi delle responsabilità, ed è poi su questo che abbiamo lavorato, sul prendersi le responsabilità della propria vita”. Parola di Marco Mengoni che, nella sua seconda prova da doppiatore dopo Lorax Il guardiano della foresta nel 2012, presta la propria magnifica voce a Simba nella versione italiana de Il Re Leone, il nuovo film Disney di cui vi avevamo già parlato in occasione della conferenza stampa (qui il video della conferenza stampa de Il Re Leone) in sala da mercoledì 21 agosto: “ho dovuto lavorare il doppio perché il personaggio muta nel film – ci racconta ancora Marco Mengoni – da piccolo erede al trono si ritrova ad essere un po’ più fanciullotto e spensierato, per poi riprendere le redini della situazione e tornare ad esser ciò che era sin dall’inizio, cioè un re. Per cui dopo essermi giocato le mie carte da giovane ragazzo che vive i tempi di oggi, e nell’ultima parte del film abbiamo lavorato sulla sua fierezza”.
Simba quindi compie un bel percorso di formazione, e in questo sta probabilmente gran parte del successo della pellicola originale del 1994, tanto che la sua storia non è stata cambiata in questo remake diretto da Jon Favreau realizzato con evolute tecnologie di storytelling unendo il live action a immagini fotorealistiche generate al computer. Simba viene infatti ingannato dallo zio Scar che a sua insaputa ha ucciso suo padre Mufasa per impossessarsi del trono – Amleto insegna – ma poi torna in sè e come spesso accade nella vita, è solo grazie all’aiuto di una donna…, ops, di una leonessa, che ritrova la sua strada e torna sui suoi passi per fare la cosa giusta e riprendersi, appunto, le proprie responsabilità. E questa leonessa si chiama Nala e parla con la voce di Elisa che avevamo già apprezzato nel breve doppiaggio della sirena Miss Atlantis del Dumbo di Tim Burton, cantando in italiano anche la canzone clou del film Bimbo Mio: “questo senso di mamma Africa, questo calore, è qualcosa di naturale che ho sempre amato sin da bambina – ci racconta Elisa riguardo alla sua esperienza di doppiaggio ne Il Re Leone – abbiamo lavorato molto sulle emozioni, sulla fierezza delle leonesse, sulla combattività di Nala che poi è ciò che cambia la storia, disobbedendo, andandosene e cercando un modo per riuscire a ribaltare la situazione de suo branco”.
Il Re Leone insegna. Insegna la lealtà, la giustizia, il coraggio, la sincerità, l’umiltà nell’accettare i consigli altrui, la forza, il senso di giustizia. Ma soprattutto incanta con i paesaggi che sembrano veri, immensi, con i suoi colori, con le immagini vive dei personaggi che finalmente sono realistici anche nelle loro espressioni. E diverte, così come divertono Pumbaa e Timon, il facocero e il suricato, amici spensierati e buffi che insegnano a Simba parole e significato dell’inno alla spensieratezza di Hakuna Matata, doppiati in italiano rispettivamente da Stefano Fresi ed Edoardo Leo. E non possiamo esimerci dal citare il doppiaggio doc di Luca Ward che presta la sua voce a Musafa conferendole un senso di saggezza infinita, e di Massimo Popolizio che fa parlare Scar rendendolo ancora più malvagio, magia della voce… Per cui non dite “l’abbiamo già visto nel 94”: andatelo a vedere, è tutto nuovo, e portate ovviamente i vostri figli che qualche valore in più trasmesso in allegria di questi tempi non guasta.
(Le foto di Marco Mengoni ed Elisa sono di Angelo Costanzo)