Il Cacciatore, videointerviste a Marco Rossetti e Francesco Foti

di Patrizia Simonetti

E adesso i buoni. Che ne Il Cacciatore, al via su Rai 2 mercoledì 14 marzo, sono soprattutto magistrati che per la prima volta in quei sanguinosi anni novanta si riuniscono in pool, e gli uomini delle loro scorte. Come Leonardo Zaza, il carabiniere realmente esistito e scomparso lo scorso dicembre a soli 49 anni interpretato da Marco Rossetti: “ci tengo a ricordarlo – ci dice l’attore romano nella nostra videointervista che trovate a fine articolo – perché persone come lui che hanno dato parte della loro vita per garantire il bene di persone che volevano il bene del nostro paese credo che siano sempre da ricordare”. Zaza era ed è di nuovo in questa serie il capo della scorta di Saverio Barone, il protagonista interpretato da Francesco Montanari (qui la nostra videointervista), alter ego del vero magistrato Alfonso Sabella cui è ispirata tutta la storia, e diventerà con il tempo anche un po’ il suo consigliere. Perché anche Saverio Barone “ha una parte oscura – ci racconta ancora Marco Rossettie il bello di questa serie sta proprio nella capacità di essere riusciti a raccontarla così come il lato umano dei cattivi, che non vuol dire giustificarli, ma raccontarli per quello che sono”. Altro “buono” de Il Cacciatore è il magistrato Carlo Mazza interpretato da Francesco Foti, ovvero “il pm di riferimento del pool antimafia – ci racconta lui stesso nella nostra videointervista – che si trova a collaborare con questo nuovo e giovane pm Saverio Barone e non è che proprio il rapporto parta benissimo, ma poi…” Carlo Mazza è uno dei personaggi di fantasia de Il Cacciatore, ma “scritto in maniera così vera che è stato facile avvicinarsi – ci dice ancora Francesco Fotiha molto chiaro cosa vuol dire la lotta alla mafia in quegli anni, sia come responsabilità che come rischio, e nell’interpretarlo io ho sempre lavorato sulla possibilità che c’è sempre che tu esci e non si sa se rientri a casa, mi viene il magone a ripensarci”. Le nostre videointerviste a Marco Rossetti, che è anche a teatro con Saved, e a Francesco Foti: