Il Bel Paese L’Italia in volo, torna il programma dall’alto di Marcopolo

di Patrizia Simonetti

Raccontare l’Italia in un modo completamente nuovo, dall’alto, con riprese realizzate con tecnologie di ultima generazione – compreso un drone Inspire 2 – e girate in 4K, nessun conduttore, le protagoniste sono le immagini. Parliamo de Il Bel Paese L’Italia in volo, il programma diretto da Antonio Messina con le riprese di Vincenzo Cutiedda, una produzione originale Marcopolo, il canale televisivo tematico di Alma Media, leader italiano nel settore dei viaggi e del turismo visibile sul canale 222 del digitale terrestre e su 810 di SKY, che torna da gennaio con la seconda edizione, sempre in collaborazione con UNPLI, l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. Dopo la prima stagione che ha puntato su più di trenta località in sei diverse regioni  – Umbria, Friuli, Sicilia, Puglia, Trentino e Basilicata – per un totale di 7mila chilometri, stavolta si sorvoleranno Toscana, Val d’Aosta, Veneto, Piemonte, Abruzzo, la Sila calabrese e ancora il Trentino, sempre alla ricerca di luoghi inusuali, che non siano quelli turistici e noti ai più, e come sempre segnalati dall’Unpli che “con i nostri 35-40mila eventi l’anno in oltre 6200 località siamo l’animazione del territorio” dice con orgoglio il presidente Antonio La Spina, borghi, paesaggi, fiumi e laghi, puntando rappresentare i vari aspetti della geografia del territorio perché “amare l’Italia significa raccontarla per quanto è bella ed emozionante e per quanto la dobbiamo amare, questa è la nostra mission” dice Giacomina Valenti, responsabile di Marcopolo. 10 minuti a puntata in onda ogni giorno con due repliche quotidiane, poco il parlato con la voce di Consuelo Lupo.

Ma cosa fa de Il Bel Paese L’Italia in voloun format estremamente apprezzato nelle top five dei nostri dati d’ascolto, sempre tra i programmi più seguiti del canale” come ci rivela Giacomina Valenti? Che poi aggiunge: “abbiamo fatto 30 puntate e ne faremo altre 30, in Italia ne puoi fare centinaia e centinaia e non finisci mai… ogni giorno riusciamo sempre a raccontare un paese che è sorprendente da ogni punto di vista, sappiamo di fare una cosa importante per il nostro paese”. Abbiamo girato la domanda al regista Antonio Messina: “la cosa che funziona di questo programma è la sua semplicità e l’estrema linearità del racconto – ci risponde – e questo mix con le immagini epiche che hanno un po’ di suggestione amplificata dalla musica anch’essa epica, soprattutto da colonne sonore, e con dei piccoli testi che ogni tanto lasciano anche qualche breve consiglio, perché magari quel posto non l’hai mai visto con una prospettiva dall’alto che ti fa venir voglia di andarlo a scoprire”. La peculiarità sta anche nel linguaggio: “il canale tematico racconta con uno stile diverso dalla TV generalista – aggiunge il regista de Il Bel Paeseperché sa di avere un pubblico conclamato e che ci sono degli appassionati che guardano quel canale, un pubblico peraltro estremamente attento con il quale è anche bello confrontarsi”. Grande e spesso positivamente critico infatti anche il riscontro sui social. “Marcopolo per noi è un’emittente di nicchia che rappresenta in generale tutto quello che le nostre organizzazioni realizzano in ambito nazionale in quanto a valorizzazione turistica – spiega il presidente dell’Unpli Antonio La Spinaun’unica emittente che si occupa in modo specifico di territorio e quindi una partnership strategica per il nostro mondo. Il format de Il Bel Paese in particolare – continua La Spinaoffre una visione diversa rispetto a ciò a cui noi tutti siamo abituati in uno stile molto smart e quello che colpisce di più come ritorno dalle località prese in considerazione è lo stupore dei cittadini dopo aver visto alcune parti del loro territorio con quella visione dall’alto che ti cambia la prospettiva”. Di seguito il trailer della seconda stagione de Il Bel Paese L’Italia in volo: