I videogiochi digitali hanno conquistato il mercato: così è a rischio il collezionismo

di Redazione

Il digitale avanza e lo fa lasciando una serie di strascichi, sia positivi che negativi. È una regola che vale anche nel comparto dei videogiochi, dove la recente rivoluzione del digital rischia di mettere in pericolo la sopravvivenza delle copie fisiche, e di conseguenza anche il collezionismo dei titoli migliori, da sfoggiare nella propria bacheca di casa.

Avanza il digitale: una panoramica sul settore del gaming

Il digitale rappresenta oramai una costante nel mondo del gaming. Oggi i giochi vengono spesso acquistati in questa versione sugli shop online delle varie console, come accade ad esempio con la Playstation o con il PC, o grazie a piattaforme di distribuzione digitale come Steam. Per non parlare poi della decisione di Sony di lanciare una versione speciale della Ps5, totalmente sprovvista di lettore Blu-Ray, quindi utilizzabile solo con le copie digitali dei giochi. Anche altri generi di giochi, come quelli appartenenti al mondo del gambling, hanno subito questa trasformazione, riuscendo anche ad aumentare il proprio numero di giocatori.

Si tratta però di un settore che deve essere approcciato con le dovute informazioni, e proprio per questo si suggerisce di consultare siti che propongono opinioni e recensioni dei giochi di slot online più popolari, come AskGamblers ad esempio. Così facendo, l’utente avrà sempre chiaro in mente che cosa potrà trovarsi di fronte, ovvero conoscere quali sono le caratteristiche di ogni gioco recensito. Ritornando ad un discorso generale, dunque, la situazione attuale potrebbe spingere verso un rapido pensionamento le copie fisiche dei giochi, anche se sembra ancora presto per questo momento.

Ecco i numeri collezionati dal digitale nel gaming

I dati delle vendite dei videogiochi digitali non fanno che confermare questa tendenza, che pare ben avviata dal 2019, quando è cresciuto del 47% l’acquisto di giochi direttamente dagli store delle console. Solo in Europa sono più di 123 milioni i giocatori che si sono convertiti all’acquisto di copie digitale a discapito di quelle fisiche, senza tenere in considerazione le nuove modalità di giocare che oggi stanno prendendo piede in tutto il mondo. Il cloud gaming, infatti, potrebbe rappresentare il futuro ideale per molti gamer e funzionerebbe come le famosissime piattaforme Netflix e Prime Video. Al giorno d’oggi sono già molti i videogiochi che possono essere riprodotti in streaming, nonostante manchino molti dei titoli più famosi. Viene quindi da chiedersi: ci sarà un futuro senza copie fisiche? Probabilmente sì, ma quel momento non è ancora arrivato.

Le copie fisiche dei giochi resistono ancora

Le copie fisiche dei giochi non alzano ancora bandiera bianca, per una serie di motivi. Innanzitutto, perché non tutti i player possono contare su una buona connessione, soprattutto in alcune regioni della Penisola, dove si naviga ancora ad una velocità moderata. Siccome le copie dei giochi digitali possono pesare centinaia di Giga, conviene piuttosto comprare quelle fisiche, se la connessione non è all’altezza. In secondo luogo, ci sono i collezionisti che ovviamente acquistano le copie fisiche, soprattutto se si parla delle edizioni limitate: vere perle da esporre nelle proprie bacheche, magari accanto alle action figures di un videogioco.

Bisogna poi sottolineare che le copie fisiche, ad oggi, rappresentano ancora una fetta molto grossa dei ricavi dei grandi editori del settore del gaming. Proprio per questo motivo, pur avendo il destino ormai segnato, è improbabile che la loro “estinzione” avvenga a breve. In altre parole, gli appassionati dei videogiochi vecchio stile possono prendere un bel respiro: almeno per qualche anno, le software house continueranno a lanciare sul mercato i videogiochi anche in versione fisica.