Quante volte abbiamo sentito dire, nelle più disparate situazioni, che le dimensioni non contano? E quante altre volte invece ci siamo sentiti ripetere il detto “altezza mezza bellezza”? Bene, dimentichiamo tutto questo e ricordiamoci invece di una bellissima canzone di Ron di qualche anno fa che si intitolava Il gigante e la bambina…
Prendi quindi quello che la Littizzetto definirebbe “un bel tronco di pino”, un tizio cioè grande e grosso, anche se non proprio altissimo visto che parliamo di 1 metro e 83 centimetri, ma in questa situazione appare come un vero gigante, e mettilo insieme a lei, piccola, molto piccola, affetta da nanismo. Potranno essere felici? O passeranno la vita a guardarsi reciprocamente dall’alto in basso e viceversa?
L’amore vince i centimetri e soprattutto il pregiudizio, e lo dimostra Ho sposato un gigante, il nuovo relity tutto italiano prodotto dalla Stand By Me al via stasera, martedì 19 maggio, in prima serata su La5. Otto puntate per raccontare la storia d’amore e la vita di tutti i giorni di Manuela, 37 anni, di origini napoletane e affetta dalla nascita dalla sindrome di Kniest, una rara forma di acondroplasia, e di suo marito Fabio, sposati da un decennio e con due meravigliosi figli di 5 e 9 anni che si chiamano Giorgio e Mattia, quest’ultimo con la stessa sindrome della mamma.
Manuela e Fabio vivono poco fuori Milano: hanno una bella casa e dirigono uno studio fotografico specializzato in moda infantile che va molto bene e che soddisfa la passione di entrambi per la fotografia, anche se Manuela vorrebbe diventare una life coach per aiutare gli altri attraverso le proprie esperienze di vita: la sua famiglia infatti non l’ha mai fatta sentire diversa permettendole di crescere forte e indipendente e in grado di affrontare con determinazione ed entusiasmo le sfide di ogni giorno, in fondo è solo una questione di punti di vista e di prospettiva, alta o bassa che sia.
Ci si chiede a questo punto se Fabio sia davvero alla sua altezza…