Sul beneficio terapeutico della recitazione non ci sono ormai più dubbi. Sull’importanza della socializzazione, dell’inserimento e dell’inclusione dei diversamente abili nella società cosiddetta normodotata, nemmeno. Sull’effetto rigenerante, rilassante e divertente della partecipazione di un gruppo di portatori di handicap a un film vero e proprio proiettato al cinema e poi in TV non ce ne saranno più dopo aver visto Ho amici in Paradiso, opera prima per il grande schermo del regista Fabrizio Maria Cortese, film prodotto da Golden Hour Films con Rai Cinema, girato quasi interamente nel Centro di riabilitazione dell’Opera don Guanella di Roma, in sala da giovedì 2 febbraio e poi in televisione. Daniela Cotogni (Carmelina), Paolo e Giorgio Mazzarese (Salvatore e Marcello), Michele Iannaccone (Natale), Stefano Scarfini (Fabrizio), Mariano Belvedere (Giacomo) e Paolo Silo (Roberto), sono tutti ospiti della struttura, attori alle prime, e forse ultime, armi, capaci tuttavia di rubare la scena ai colleghi professionisti, per loro stessa ammissione, come Valentina Cervi (Giulia), Francesco Ferracane (Felice), Antonio Catania (Don Pino), Antonio Folletto (Antonio), Enzo Salvi (Enzo). La storia, come vi avevamo anticipato in occasione della presentazione di Ho amici in Paradiso ad Alice nella città nell’ambito della scorsa Festa del cinema di Roma, è quella di un commercialista salentino che ha riciclato denaro sporco della mafia e che avendo denunciato il boss per cui ha lo ha fatto, finisce non in galera ma per un anno ai servizi sociali e precisamente al Don Guanella di Roma. Anche il suo è un percorso di riabilitazione, ma umana, così come lo è quello di Giulia, la psicologa del centro, “un percorso attraverso l’amore, l’amicizia, il dialogo, la comprensione, il linguaggio” dice il regista definendo il film “una grande esperienza per gli attori professionisti e per gli otto disabili che si sono sentiti anch’essi attori a tutti gli effetti, interpretando i personaggi del film magistralmente”. Ma in fondo Daniela, Paolo, Giorgio, Michele, Stefano, Mariano e Paolo, con i quali oggi abbiamo visto Ho amici in Paradiso in anteprima, interpretano se stessi, mettendo in scena il loro modo di fare infantile e schietto, o loro stessi modi di fare quasi scolastici con i dispetti al nuovo arrivato, le risate un po’ sguaiate ma sincere, le idee strampalate da trasformare subito in azione, l’entusiasmo e l’empatia infinita per l’altro che li porta a buttarsi a capofitto in una missione impossibile quanto improbabile con un unico obiettivo, aiutare un loro amico, incuranti, e decisamente incoscienti, dei rischi, tutto senza freni e senza filtri, proprio come in questa nostra videointervista che dovete assolutamente vedere:
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