A Roma è tornata la grande festa del vino. Una domenica tutta all’insegna di premi, incontri, racconti e degustazioni quella targata Tre Bicchieri per il lancio della Guida Vini d’Italia 2025 di Gambero Rosso, ovvero i vini migliori del nostro Paese e dove trovarli.
Tutto è iniziato la mattina sul palco del Teatro Brancaccio, location storica dell’evento Tre Bicchieri, sul quale hanno sfilato i 12 vincitori speciali. Dalla Cantina dell’Anno che è quella della famiglia Guerrieri Gonzaga a San Leonardo, una passione per l’arte enologica di alta qualità tramandata da padre in figlio, a quella dallo spirito familiare affine della Maugeri sull’Etna premiata come Cantina Emergente, un’azienda dismessa e ripresa con maestria e impegno da Carla, Michela e Paola Maugeri dalle mani sapienti di papà Renato, con nuove vendemmie e iniziative di ospitalità.
Ed eccoci ai vini, con il Rosso dell’Anno che è il Chianti toscano Colli Fiorentini Molino degli Innocenti Ris. ’19 di Torre a Cona; il Bianco dell’Anno che è l’Alto Adige Sauvignon Gran Lafóa Ris. ’21 di Colterenzio;e il Rosato dell’Anno ovvero l’ RGC Valtènesi Chiaretto Antitesi ’23 di Avanzi, lombardo come il Pinot nero della Cantina Calatroni coltivato a 540 metri di altezza nel comune di Rocca de’ Giorgi, ovvero il Poggio dei Duca Pas Dosè ‘19 premiato come Bollicina dell’Anno premiato. Come Vino da Meditazione dell’Anno ha vinto il Moscato Passito al Governo di Saracena ’15 del Feudo calabro dei Sanseverino; mentre per il Miglior Rapporto Qualità-Prezzo è stato incoronato il Lambrusco di Grasparossa di Castelvetro 7 Bio di Settecani, Cooperativa modenese che lavora bene su prodotti autentici e legati territorio venduti a prezzo più che accessibili. La Cooperativa dell’Anno è però la marchigiana Belisario che da mezzo secolo lavora a vigna il territorio di Matelica producendo vini di altissima qualità.
Non mancano i riconoscimenti legati alla sostenibilità e alla solidarietà, così il premio al miglior Progetto Solidale va alla cantina della famiglia goriziana Pecorari che fa capo alla Fondazione Fancesca Pecorari ONLUS impegnata in progetti di assistenza ai bambini del Myanmar, dell’Andhra Pradesh in India e dell’Uganda per i quali hanno contrbuito alla costruzione di 34 scuole. Il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile va invece alle Resistenti di Nicola Biasi, enologo di esperienza che introducendo nuove varietà, appunto, resistenti nella viticoltura ha dato vita a nuove ed interessanti etichette. Altro premio ad personam è quello al Viticoltore dell’Anno, alias Mario Fontana che cura personalmente il vigneto di famiglia Villero a Castiglione Falletto nel cuneese.
Nella Guida Vini d’Italia 2025 di Gambero Rosso c’è ovviamente molto di più: dai 40mila vini degustati spiccano 498 Tre Bicchieri, che è il massimo riconoscimento. C’è anche una nuova sezione intitolata Vini Rari dedicata alle realtà vitivinicole più piccole a tiratura più limitata e quindi preziosa. Ed è stata l’area per noi più interessante tra quelle allestite a Palazzo delle Esposizioni dove la festa è proseguita nel pomeriggio con tanti banchi d’assaggio dedicati, appunto, ai vini rari e a quelli premiati con i Tre Bicchieri.
Tra i già citati Vini Rari abbiamo particolarmente apprezzato quelli da meditazione, quindi il Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito Lina 2022 e la Vernaccia di Oristano Antico Gregori Riserva 1979. Così come tra i vini Tre Bicchieri Siciliani, il Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata, l’ottimo Marsala Vergine Secco Vintage 2004 di Grancesco Intorcia Heritage, e il buon Gavi Vigna della Madonnina Riserva 21 de La Raia.