Una domenica tutta all’insegna del buon vino. Al Teatro Brancaccio di Roma è stata presentata ieri la Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso, una mattinata evento condotta da Gianluca Semprini dedicata alla prestigiosa pubblicazione che compie 37 anni: a Firenze nell’autunno del 1987 il lancio della prima con la bottiglia verde in copertina. Nella nuova edizione, rinnovata nella grafica e nei contenuti, più attenta ai nuovi valori come il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità, ben 498 vini premiati con i Tre Bicchieri e altri 1800 e oltre degni di nota.
Prima della Premiazione, si è parlato dunque di previsioni metereologiche, sostenibilità e Intelligenza Artificiale che sempre più sta prendendo piede anche in campo vinicolo. A tal proposito l’intervento di Renato Brunetta, presidente del Cnel, con un suggestivo racconto di quando “in Inghilterra, nei primi decenni dell’800, i luddisti si aggiravano per le campagne per distruggere i telai meccanici, temendo che quelli distruggessero il loro lavoro” aprendo poi alle novità tecnologiche e concludendo che “la viticoltura ha bisogno di intelligenza artificiale e umana, non bisogna aver paura del progresso”.
Lo stesso presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia ha ricordato come oggi il mondo vino sia molto attento sia all’ambiente che all’aspetto economico e sociale, dando poi appuntamento al Global Summit del Gambero Rosso del 31 gennaio a Torino, mentre l’ad Carlo Spallanzani ha ringraziato tutti i produttri per la loro fatica e il loro lavoro in vigna che permettono al vino di uscire “dal contesto del prodotto alimentare per entrare in un contesto antropologico, che è tutta un’altra cosa”.
Ad elencare poi tutti i vincitori, regione per regione, i curatori della Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso Giuseppe Carrus, Marco Sabellico e Gianni Fabrizio, e tra un blocco e l’altro, l’assegnazione dei 12 Premi Speciali della Guida Vini d’Italia 2024: il Rosso dell’Anno al piemontese Barolo Vignarionda Ester Canale Rosso ’19 di Davide Rosso; il Bianco dell’Anno viene dal Friuli ed è il Collio Chardonnay Riserva 2018 di Marko Primosic; le Bollicine dell’Anno sono quelle lombarde del Franciacorta Nature 2016 della Gatti; il Rosato dell’Anno è il Cerasuolo d’Abruzzo Tauma ’22 di Pettinella; il Vino da Meditazione dell’Anno è un Marsala Vergine Riserva 2011 della siciliana Florio;
la Cantina Emergente è quella toscana della Tenuta Ceri di Carmignano che entra nella Guida con la Riserva Arrendevole ’20; la Vignaiola dell’Anno è Marinella Camerani di Corte Sant’Alda; il Premio per il Progetto Solidale va all’azienda marchigiana Velenosi che offre concreto aiuto ad un gruppo di ragazzi autistici; il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile va all’azienda umbra Terre Margaritelli di Torgiano; quello per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo al Mandrolisai Rosso Fradiles ’21 della Fradiles di Atzara, Sardegna; ed è ancora l’Alto Adige a guadagnarsi il Premio Speciale per la Cooperativa dell’Anno con la Cantina Tramin; infine il Premio di Cantina dell’Anno va alla Umani Ronchi di Osimo.
Tutte le etichette premiate con i Tre Bicchieri dalla Guida Vini d’Italia 2024 sono state poi protagonista nel pomeriggio, al Palazzo delle Esposizioni, dell’evento che è stato definito la più grande degustazione di vini in Italia organizzata da Gambero Rosso. Tutte le sale del piano terra e del primo piano hanno ospitato ampi banchi d’assaggio, sullo sfondo i suggestivi scatti del grande fotografo britannico Don McCullin del quale fino al 28 gennaio è in corso la mostra, chiusa soltanto per la giornata di ieri. Tra tutti i vini in assaggio, abbiamo subito riconosciuto il nostro preferito, il Passito di Pantelleria Ben Ryé 2020 Donnafugata, Sicilia, già premiato da DoctorWine, accompagnato dalla produttrice Gabriella Favara.