Si commuove Michele Gammino chiamato sul palcoscenico del Teatro Eliseo di Roma per ricevere il Premio alla Carriera (qui il video): attore, doppiatore e direttore di doppiaggio, sessant’anni di professione al leggìo, voce, tra i tantissimi altri, di Harrison Ford, Kevin Costner, Bill Murray, Richard Gere, Jack Nicholson, Bob Hoskins. Si è aperto così ieri sera, dopo un sipario musicale del Coro che non c’è diretto da Dodo Versino, giovani liceali e universitari che cantano nonostante le mascherine, Il Gran Premio del Doppiaggio numero 13, edizione tornata in presenza dopo quella precedente in streaming per questione di pandemia. Mattatore come per ogni edizione Pino Insegno che tra una battuta e l’altra ci ha informato di aver cominciato finalmente a mettere in pratica un’idea che ha da qualche anno ma per la quale non aveva trovato l’interesse, e quindi la collaborazione di altri: quella di regalare la voce, la sua e quella di altri doppiatori che vorranno farlo, ai malati di SLA che purtroppo non riescono più a parlare e che devono accontentarsi della voce meccanica. Il progetto sarà realizzato grazie a Marco Trombetti,co-fondatore con la moglie Isabelle Andrieu, di Translated, la società di traduzioni più importante al mondo, anche lui salito sul palco a sottolineare l’importanza e la bellezza dell’iniziativa.
Anche l’ideatore e direttore artistico del Gran Premio del Doppiaggio Filippo Cellini ha regalato buone notizie in questa edizione che ha adottato il claim #Rinascimento: dopo tanto lavoro, in arrivo infatti il decreto legislativo che per la prima volta estenderà il diritto d’autore al Direttore del Doppiaggio, l’introduzione del Bollino di qualità e l’istituzione di un corso professionale dedicato al Doppiaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, per ribadire il ruolo importante di questa professione e donare al settore un’occasione formativa degna della sua eccellenza. A conferma di quest’ultima notizia, è intervenuta in collegamento, durante la cerimonia, la stessa Marta Donzelli,Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Tra un doppiaggio demenziale in diretta di Fabio Celenza e una recinzione di Johnny Palomba – stavolta è toccato a Don Matteo, peraltro al via con la storica tredicesima stagione giovedì prossimo, qui il video – i premiati si sono via via alternati sul palcoscenico del Gran Premio del Doppiaggio, chi di persona chi rappresentato da altri per giustificati motivi di lavoro. Come Francesco Pannofino in tournée con lo spettacolo teatrale Mine Vaganti: il suo Premio come miglior voce maschile per The Tragedy of Macbeth è stato ritirato dal figlio Andrea. Presente invece Barbara De Bortoli cui è andato il Premio per la Miglior Voce Femminile per Madres Paralelas.
A Carlo Cosolo il Premio per la Miglior Direzione del Doppiaggio per Dune. Il Premio per il Miglior Assistente al Doppiaggio è andato a Federica Livio e quello per Miglior Fonico di Sala a Christian Murgia. Menzione speciale Pubblico Social a Sara Vitagliano.
Miglior Film è Il potere del cane, Miglior film d’Animazione SING 2. Spiderman no way Home ha vinto il Premio per il Miglior Mixage; Malcom e Marie quello per la Miglior Traduzione e Adattamento. Miglior Serie Tv Comedy e Miglior Serie Tv Drama rispettivamente The Marvelous Mrs Maisel 4 e Domina. Miglior Documentario, categoria novità di quest’anno, The Tiger Mafia. Per la categoria Edizioni d’Autore ha vinto The Tragedy of Macbeth.
Ed ecco il discorso di Michele Gammino dopo aver ricevuto il Premio alla Carriera e la divertente recensione di Don Matteo firmata Johnny Palomba: