Giuseppe Fiorello torna a teatro in Penso che un sogno così, videointervista

di Patrizia Simonetti

È con un grande ritorno che l’Ambra Jovinelli di Roma alza stasera, giovedì 25 ottobre, il sipario della sua nuova stagione teatrale, quello di Giuseppe Fiorello in Penso che un sogno così, in scena fino a domenica 28, scritto con Vittorio Moroni, dove l’artista siciliano, bloccato dagli ultimi tristi eventi con la sua fiction sul sindaco di Riace, ripercorre sul palcoscenico i suoi ricordi di infanzia e di suo padre attraverso le canzoni di Domenico Modugno, che ha interpretato con grandissmo successo nel febbraio 2013  anche in TV nella serie Volare La grande storia di Domenico Modugno, anch’essa replicata più volte. “Penso che un sogno così non è uno spettacolo perché non mi piace spettacolarizzare la mia vita – sottolinea Giuseppe Fiorello nella nostra videointervista – è più un racconto molto personale”. Non ha avuto dubbi quando gli è stata riproposta l’ennesima nuova stagione dopo quattro anni di successi: “È così bello per me ritrovare mio padre – ci racconta – mi rimette al mondo, mi centra, perché ritrovo sì mio padre, ma tanti pezzo della mia infanzia, cose e persone per me fondamentali, ma senza essere nostalgici, è un ricordo fatto con gli occhi di un bambino che il pubblico ritrova come fosse la loro vita, e questa è la magia del teatro”.  Poi sul ruolo che Domenico Modugno ha avuto nella sua vita, ci risponde: “ho voluto sovrapporli papà e Mimmo perché uno è stato mio padre nel senso naturale del termine, l’altro comunque l’ho vissuto come un padre artistico perché pur non avendolo mai potuto incontrare, mi ha lasciato delle chiare indicazioni su come osservare bene questo mondo attraverso il nostro lavoro…” La nostra videointervista a Giuseppe Fiorello: