Gisella Cozzo e il suo accorato appello per l’Australia

di Patrizia Simonetti

Gisella Cozzo è nata a Melbourne da genitori italiani e ha vissuto in Australia fino all’età di vent’anni, quando il destino ha voluto che la sua carriera prendesse il volo proprio in Italia dove ha trovato l’amore, in un incontro, fortuito, in aeroporto. Michelangelo è diventato suo marito e Milano la sua casa. In Italia è diventata la “regina” degli spot pubblicitari, entrando nelle case di tutti noi con moltissime pubblicità, tra tutte ricordiamo Joy, I Feel Good I Feel Fine jingle storico della Coppa del Nonno e Sensazione unica di Coca- Cola. Cantautrice, interprete e produttrice con una carriera di tutto rispetto che l’ha vista collaborare con artisti del calibro di Jovanotti, Anna Oxa, Al Bano, per citarne alcuni, e nove album all’attivo. Gisella, nonostante le origini italiane, affonda le proprie radici in quella terra di eucalipti e cieli blu, dagli spazi infiniti e natura incontaminata. Oggi Gisella Cozzo piange per la sua terra, ferita e violata dove vive ancora la sua famiglia e dove sente il bisogno di tornare.

Gisella, hai sempre dichiarato di avere una doppia anima. Non stiamo parlando solo di passaporti, ma di quanto significhino per te queste due patrie. Come stai vivendo questo momento così difficile dell’Australia?

Provo un dolore fisico, nel vedere la mia Australia devastata dal fuoco. Mi tocca profondamente, perché è la mia terra. Sono nata a Melbourne e nonostante le mie origini italiane, sono cresciuta sotto quei cieli blu con il profumo degli eucalipti, gli spazi infiniti e la bellezza di una natura incontaminata e meravigliosa. Sono straziata dalle immagini che la mostrano ferita e violata. Il mio pensiero va a tutti quelli che hanno perso un famigliare, la casa, gli affetti più cari e a tutti gli animali che sono parte integrante di quella natura così selvaggia e unica.

Ph Marco Piraccini

La tua famiglia vive ancora a Melbourne, che notizie hai da parte loro?

Si, mio padre e le mie sorelle sono in Australia e anch’io sento forte l’esigenza di andare a casa per vedere con i miei occhi cosa sta succedendo. Le mie sorelle mi dicono che il cielo, che è sempre stato di un blu meraviglioso, adesso è grigio e nell’aria non si sente il profumo degli eucalipti ma di fumo. Una cappa di tristezza e fuliggine avvolge questa terra, che è sempre stata paragonata a un paradiso grazie al rigoglio della vegetazione e per gli animali selvatici.

Tutto il mondo si sta mobilitando per l’Australia, come australiana vuoi fare un appello?

Certo e ringrazio per quest’opportunità. Gli italiani hanno sempre avuto una grande sensibilità a riguardo e in molti mi hanno contattata, in privato, sapendo quale fosse il mio legame per quei luoghi. Tante star internazionali hanno già dato il loro contributo, da Elton John a Kylie Minogue e Nicole Kidman.  Ognuno di noi può donare qualcosa, io stessa sto organizzandomi a partire per tornare a casa e, con la mia famiglia, capire cosa poter fare. L’Australia ha dato lavoro e nuove opportunità a tantissimi italiani, come mio papà e mia mamma, ora ha bisogno del nostro aiuto e non possiamo ignorare il suo grido.

Che ruolo ha avuto per la tua musica, questa terra?

Un ruolo fondamentale, perché è lì che ho scoperto la mia passione e formato il mio “carattere” artistico. In casa si sentiva la musica tradizionale italiana dei grandi interpreti, compravamo i dischi e la musica di Sanremo, ma ascoltavo il rock australiano dei Men at Work, AC/DC e artisti americani in genere. Questo ha creato in me in un bel mix che mi è stato di aiuto quando, ancora sedicenne, giravo l’Australia aprendo i concerti di Eros Ramazzotti, Toto Cutugno, Marcella Bella, I Ricchi e Poveri e molti altri. Non posso dimenticare che lo slancio per far decollare la mia carriera è partito proprio dall’Australia dove ho vinto il talent più famoso. Questo mi ha dato l’opportunità di andare a Londra a studiare e, di fatto, dispiegare le mie ali…

Vuoi dedicare una delle tue canzoni alla tua Australia?

This Is It il mio ultimo singolo è stato prodotto a Melbourne. Un brano intimo pop country col quale ho voluto tornare a casa per ritrovare quell’atmosfera che, per me, è unica al mondo. Una canzone che ho scritto pensando a mio figlio e che è un inno a non arrendersi mai. In questo momento voglio cantarla pensando al mio paese nella speranza e con la convinzione che riuscirà a non mollare e a risollevarsi.

Questi alcuni dei link che Gisella Cozzo segnala per chi volesse fare una piccola donazione:

https://www.timeout.com/melbourne/things-to-do/how-to-help-bushfire-victims-in-melbourne

@redcrossau

@cfavic

@sa_firecountryservice

@wireswildliferescue

https://www.salvationarmy.org.au/

https://www.rfs.nsw.gov.au/

https://www.qfes.qld.gov.au/

https://www.koalahospital.org.au

https://www.dfes.wa.gov.au/