Gianfranco Rosi con Fuocoammare vince l’Orso d’oro a Berlino e lo dedica ai migranti

di Patrizia Simonetti

“Il mio pensiero va a coloro che non sono mai arrivati a Lampedusa nel loro viaggio di speranza e alla gente di Lampedusa che da venti, trent’anni apre loro il suo cuore”. Così Gianfranco Rosi, Orso d’oro al Festival del Cinema di Berlino 2016 con l’unica pelicola italiana in concorso, Fuocoammare, nuovo film documentario del regista già Leone d’Oro,  che dopo aver girato il mondo per raccontare persone e luoghi invisibili ai più, dopo l’India dei barcaioli (Boatman), il deserto americano dei drop-out (Below Sea Level), il Messico dei killer del narcotraffico (El Sicario, room 164), la Roma del Grande Raccordo Anulare (Sacro Gra), se ne è andato a Lampedusa per cercare storie invisibili. Ci ha vissuto per più di un anno Rosi sull’isola siciliana dove sbarcano migliaia di migranti, cercando di capire come ci vivono i lampedusani e coloro che ci passano per poi andare altrove. Fuocoammare racconta quindi del dodicenne Samuele che va a scuola, tira con la fionda e va pure a caccia mentre intorno a lui tutto parla del mare e di uomini, donne e bambini disperati che lo fidano per raggiungere la sua isola. Lui, Samuele, come loro, è testimone di una tra le più grandi tragedie umane dei nostri tempi.

Gianfranco Rosi, che del film oltre alla regia  ha curato anche il soggetto da un’idea di Carla Cattani, il suono, la coproduzione con Donatella Palermo e la fotografia, è stato invitato alla Berlinale è arrivato mentre ancora girava Fuocoammare: “è sempre difficile staccarmi dai personaggi e dai luoghi delle riprese, ma questa volta lo è ancora di più – aveva detto il regista – Più che in altri miei progetti, ho sentito però la necessità di restituire al più presto questa esperienza per metterla in dialogo con il presente e le sue domande. Sono particolarmente contento di portare a Berlino, nel centro dell’Europa, il racconto di Lampedusa, dei suoi abitanti e dei suoi migranti, proprio ora che la cronaca impone nuovi ragionamenti”.

A Fuocoammare è andato anche il riconoscimento del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani che gli ha attribuito un Nastro D’argento speciale per i Documentari con questa motivazione: “grande cinema, con un effetto di denuncia potente che richiama i Governi del mondo a responsabilità colpevoli e ormai indilazionabili”. La premiazione si terrà il 25 Febbraio alla Casa del Cinema di Roma.

Fuocoammare, dal 18 febbraio in sala, è una produzione 21Uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce-Cinecittà e Rai Cinema ed è una coproduzione italo-francese Les Films D’Ici e Arte France Cinema. Il montaggio è di Jacopo Quadri, aiuto-regia di Giuseppe del Volgo.