Free Guy Eroe per Gioco: la favola tecnologica dove l’amore rende liberi

di Patrizia Simonetti

Non lasciatevi fuorviare dal titolo. Free Guy è sì un Eroe per gioco, ma non perché non lo faccia sul serio o intenzionalmente o non ci creda con tutte le sue forze, ma perché lui è in un gioco, ne fa parte, ci vive insomma, anche se la sua è una vita diversa dalla nostra. Partiamo dunque da lì.

Free City è uno dei videogiochi più amati dai players di tutto il mondo, uno di quelli open world nel quale, cioè, i giocatori possono entrare e interagire con il mondo virtuale e i suoi abitanti pur rispettando alcune regole. In pratica Free City è una città in preda alla violenza dove la libertà sta soprattutto dalla parte dei delinquenti ai quali è permesso fare tutto ciò che vogliono: picchiare, rapinare, investire con le macchine, far esplodere cose…. Il tutto a danno dei PNG, letteralmente Personaggio Non Giocante, in inglese Non Player Character e cioè NPC, ovvero quei personaggi secondari, di sfondo, che non hanno alcun libero arbitrio, non possono essere mossi o guidati di giocatori al di là dello schermo ma sono controllati dal game master, pertanto semplicemente subiscono. Solo che essendo complementari e quindi indispensabili al gioco, non muoiono mai né si fanno male. Eterni pungiball, in due parole, inconsapevoli di esserlo e a dir poco felici di trascorrere il loro oggi esattamente come il loro ieri e il loro domani, tipo il giorno della marmotta. Ecco, Guy è uno di loro, sempre sorridente, ingenuo, ogni giorno convinto che “oggi non sarà una giornata come le altre… sarà una splendida giornata!”

Il suo ruolo a Free City è quello di un impiegato di banca che ogni mattina dà il buongiorno al suo pesce rosso, apre l’armadio pieno esclusivamente di camicie – anzi, camiciole – azzurre con pantaloni in tinta, si veste e si reca alla banca sapendo perfettamente che di lì a poco verrà rapinata. Anche il suo migliore amico lavora lì, fa la guardia giurata. Ma entrambi si sdraieranno a terra ogni qual volta l’uomo armato e mascherato gli ordinerà di farlo, ma senza alcun terrore, bensì chiacchierando serenamente tra loro del più e del meno finché la rapina non sarà conclusa. A Free City c’è una differenza fondamentale tra chi fa e chi non fa: gli occhiali da sole. Quelli con gli occhiali da sole sono coloro che fanno (e cioè i gamers), gli altri, compreso Guy, quelli che lasciano fare. Finché non prova anche lui ad indossarne un paio per vedere il suo mondo com’è davvero, ma soprattutto finché non incontra lei, Motovgirl, un po’ dentro e un po’ fuori il grande gioco, ma per lui solo la donna che ha sempre sognato e che gli farà comprendere che quel desiderio sottopelle di cambiare e di avere di più che lui prova da un po’, è segno che si sta evolvendo e che non è più un semplice PNG, ma un vero eroe destinato a salvare il mondo, anche se solo il suo mondo, trasformandosi in Free Guy.

Interpretato da Ryan Reynolds, che ne è anche coproduttore, e da Jodie Comer, Lil Rel Howery, Joe Keery, Utkarsh Ambudkar e Taika Waititi, tratto da una sceneggiatura di Matt Lieberman e Zak Penn e da un soggetto dello stesso Lieberman e diretto da Shawn Levy, Free Guy Eroe per Gioco arriva al cinema mercoledì 11 agosto dopo l’anteprima del 10 al Locarno Film Festival. “Per me è stato molto appagante interpretare un eroe così puro e innocente, in fondo è come un adulto di quattro  anni – ha rivelato Ryan Reynoldse ho trovato esaltante la possibilità di esplorare un mondo con occhi nuovi, è l’esperienza che compie Guy, filtrata dalla commedia con ironia e un po’ di cinismo. Ho amato essere un personaggio che si stacca dallo sfondo e si trasforma in una persona nuova…

Free Guy Eroe per Gioco vanta non pochi camei, principalmente di alcune delle figure più influenti nel mondo dei videogiochi che gli appassionati riconosceranno come Imane “Pokimane” Anys, Lannan “LazarBeam” Eacott, Seán William “Jacksepticeye” McLoughlin, Tyler “Ninja” Blevins e Daniel “DanTDM” Middleton. Ma anche dal mondo Marvel, dal quale arriva la chicca più esilarante e inaspettata di tutto il film. Che non è un film esclusivamente per gamers, anzi, dentro ci sono un sacco di cose: il cattivo (Tika Waititi), manipolatore e truffatore per soldi, pronto a soffocare la creatività (altrui) in nome del business; l’eroina coraggiosa e pura dal cuore tenero (Jodie Comer), incarnazione tecno del girl power; l’amicizia, l’amore, il coraggio, la lealtà, l’eroismo. Free Guy Eroe per Gioco è una favola tecnologica dove l’amore rende liberi, e nel vero senso della parola, “una sorta di antidoto a quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi – dice il regista – un omaggio alla speranza e alla necessità di mantenere un po’ di innocenza in un mondo molto cinico“. E un inno al libero arbitrio, aggiungerei, contro ogni sfruttamento e sottomissione, sia pure per gioco. O magari per abitudine: non restiamo anche noi troppo spesso inerti di fronte agli accadimenti del nostro mondo, limitandoci, per paura o disillusione, al ruolo di semplici osservatori o subendo la realtà perchè è l’unica che vediamo? Quanto basta per ricordarci di chiederci, di tanto in tanto, inforcando gli occhiali: nel nostro mondo, siamo più gamers o più PNG?