Theo è un liceale con problemi di sovrappeso. Lui mangia, mangia e mangia, senza pensarci troppo, così ingrassa e i suoi compagno di scuola lo bullizzano. Un giorno però Theo comincia a pensare e a ragionare e alla fine, alza la testa. È quanto racconta il cortometraggio T-Gros, una produzione francese diretto da Gautier Blazewick, parigino, 23 anni, che ha studiato cinema e recitazione presso la Paris Marais School e ha realizzato il suo primo corto, Frères, al liceo. T-Gros è l’opera vincitrice del Premio Città di Latina allo Short Film Festival Filmdipeso che si è svolto, come vi avevamo annunciato, venerdì e sabato scorsi all’Oxer. Un film che, anche se in soli 20 minuti, racconta al meglio il fatshaming e il dramma del bullismo a scuola vissuto da un adolescente con problemi irrisolti e che sarà costretto a guardare in faccia la realtà, con tutti i risvolti psicologici del caso. “Sono molto contento e onorato di aver ricevuto questo riconoscimento, il mio scopo era quello di indagare i temi della fatphobia e del fatshaming all’interno della scuola – ha commentato Gautier Blazewick – L’adolescenza è caratterizzata da forti cambiamenti e domande, nascono i primi amori e si creano amicizie importanti. Sconfiggere i pregiudizi e le umiliazioni dei compagni significa crescere e imparare a superare le difficoltà”. Aggiunge con soddisfazione il direttore artistico Stefano Cioffi: “Abbiamo faticato come sempre ma cresciamo di anno in anno, il livello dei cortometraggi si è ulteriormente innalzato e abbiamo raggiunto un incredibile target. Sotto i 30 anni l’età media dei registi, nuove promesse del cinema internazionale, grandi case di produzione, cast di tutto rispetto, il giovane regista Gautier Blazewick ha raccontato una storia vera in chiave di grande cinema, una storia in parte autobiografica che si sublima attraverso l’accettazione delle differenze. Adesso ci godiamo il successo, poi inizieremo a lavorare con spinta rinnovata alla prossima edizione”.
La quarta edizione dello Short Film Festival Filmdipeso è stata segnata da una novità introdotta dagli studenti di medicina: il lancio di una Survey online rivolta agli studenti di tutti i corsi di laurea del Polo Pontino per sondare la percezione dei giovani riguardo ai disturbi del peso. I risultati dell’indagine mostrano come quasi l’80% dei ragazzi e delle ragazze che hanno risposto alle domande del questionario abbia un’evidente consapevolezza del disagio psicologico che accompagna sempre l’obesità giovanile. L’obesità è considerata un disturbo dovuto più che all’iperalimentazione alla qualità del cibo (65%). Uno studente su due collega un disturbo alimentare all’aspetto fisico. Inoltre, il 90% degli studenti percepisce l’obesità come una condizione che può causare altre gravi patologie e che mette a serio rischio la qualità e la durata della vita. Filmdipeso è riuscito anche quest’anno a rompere il muro di silenzio che circonda l’obesità e l’anoressia, problemi sanitari e sociali che in Italia riguardano un’ampia percentuale della popolazione italiana e che sono in aumento tra le fasce giovanili. Sconfiggere il pregiudizio che stigmatizza i disturbi del peso è il primo passo per permettere a chi ne è affetto di superare il disagio e l’emarginazione. I corti vincitori verranno pubblicati sul sito www.filmdipeso.it