Festival di Locarno: tra le star Gemma Arterton e Stefania Sandrelli

di Patrizia Simonetti

Dopo l’anteprima mondiale, ieri sera, di Gottardo di Urs Egger, costato quasi quanto la costruzione dell’omonimo traforo di cui racconta origine e genesi dal 1872 al 1882, si apre oggi ufficialmente la 69esima edizione del Festival del film di Locarno, rassegna ticinese diretta dall’italiano Carlo Chatrian dedicata, così come sarà Venezia 73, ai due cineasti appena scomparsi Michael Cimino, già Pardo d’Onore, e Abbas Kiarostami. L’inaugurazione ufficiale è affidata oggi a The Girl with all the Gifts dell’inglese Colm McCarthy con la protagonista Gemma Arterton prima star sul tappeto rosso, e alla consegna dell’Excellence Award a Bill Pullman e del Premio alla Carriera a Jane Birkin. Locarno festeggia anche Stefania Sandrelli che ha appena spento 70 candeline e celebrato i 55 anni di carriera (qui la nostra videointervista a Stefania Sandrelli): l’attrice verrà insignita del Leopard Club Award 2016 che le sarà consegnato venerdì 5 agosto. Il Pardo d’onore Swisscom va invece ad Alejandro Jodorowsky, mentre il Lifetime Achievement Award sarà consegnato sabato ad Harvey Keitel, e il Pardo alla carriera domenica a Mario Adorf.

In corsa per il Pardo d’Oro 17 opere provenienti da Stati Uniti, Thailandia, Egitto, Bulgaria, Austria, Argentina e Portogallo, tra cui l’italo-austriaco Mister Universo di Tizza Covi e Rainer Frimmel e La idea de un lago della svizzera-argentina Milagros Mumenthaler, che a Locarno vinse nel 2011. 15 i film nella sezione Cineasti del presente che vede in giuria Dario Argento, dedicata ad opere prime e seconde, due di produzione italo-svizzera come Il nido di Klaudia Reynicke e The Challenge di Yuri Ancarani, e lo svizzero Pescatori di corpi per la regia tutta italiana del varesino-ticinese Michele Pennetta. Tra i film in programma nei 10 giorni della kermesse anche I, Daniel Blake di Ken Loach, trionfatore a Cannes, e Jason Bourne di Paul Greengrass, con Matt Damon e Alicia Vikander. Tanti anche i cortometraggi, sia in concorso che fuori gara, sia svizzeri che non, e una retrospettiva sul cinema tedesco degli anni 50 e 60. Si chiude sabato 13 agosto con Mohenjo Daro dell’indiano Ashutosh Gowariker, nel cast anche Kabir Bedi.

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