Festival del Teatro patologico, videointerviste a Claudia Gerini e a Francesco e Alessandro Montanari

di Patrizia Simonetti

Se a volte il teatro abbatte la quarta parete, quella tra attori e spettatori, il Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi fa anche di più, abbatte cioè il muro tra normalità e follia, tra sano e patologico, tra chi racconta delle storie senza filtro e tra chi quelle storie cariche di emozioni a tinte forti le vuole proprio ascoltare e vedere. È il Teatro Eliseo di Roma a ospitare fino al 14 ottobre il Festival del Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi: 1978 – 2018 Legge 180, Illusioni, Sogni, Speranze, che comprende spettacoli teatrali, mostre fotografiche, la mostra pittorica di Cinzia Bevilacqua, convegni, concerti e proiezioni, tutti incentrati sull’importanza del binomio fra teatro e malattia mentale a quarant’anni dalla legge Basaglia che nel 1978 fece dell’Italia la prima nazione al mondo a chiudere definitivamente i manicomi.

Ieri sera l’inaugurazione con I giorni di Antonio, storia vera di un ragazzo rinchiuso per 18 anni in un pollaio con le galline e poi internato in manicomio, assente purtroppo Dario D’Ambrosi a causa di un problema (non grave) di salute. C’era però la madrina del Festival, Claudia Gerini, che tra una decina di giorni tornerà sul set per A mano disarmata, il film di Claudio Bonivento dove interpreta la giornalista di nera Federica Angeli sotto scorta da cinque anni dopo le tante e ripetute minacce ricevute dai clan di Ostia, film ispirato alla sua stessa autobiografia. Claudia Gerini ha conosciuto Dario D’Ambrosi sul set de La passione di Cristo di Mel Gibson nel 2004 dove lei interpretava Claudia Procula, moglie di Ponzio Pilato, e lui un flagellatore di Gesù, poi si sono ritrovati nello stesso periodo per il videoclip di Amore Impossibile di Tiromancino in cui lei, al tempo compagna di Federico Zampaglione, interpretava Eva Kant e lui un poliziotto; rimasti in contatto, l’attrice è venuta a conoscenza del progetto cui Dario D’Ambrosi ha dedicato la vita, quel teatro patologico fatto con e per i ragazzi disabili, fisicamente e psichicamente, restandone affascinata tanto che di recente ha voluto lavorare con loro in un corso intensivo di recitazione incentrato sulla commedia, ricostruendo insieme alcune scene dei suoi film più celebri come Viaggi di nozze. “Siamo tutti matti – ci dice Claudia Gerini nella nostra videointervista sottolineando lo slogan del Festival del Teatro Patologico – e credo che una parte di follia non la dobbiamo mai abbandonare, possibilmente la follia giocosa della vita”. Claudia Gerini ha anche presentato il primo corso al mondo di Teatro integrato dell’Emozione che si tiene nell’Università Tor Vergata di Roma, esclusivamente rivolto a disabili psichici e/o fisici, corso già illustrato lo scorso dicembre da Dario D’Ambrosi alle Nazioni Unite di New York in occasione della Giornata Mondiale del Disabile con lo spettacolo Medea.

Al Festival del Teatro Patologico ha voluto offrire il suo contributo anche Alessandro Montanari, fotografo nonché fratello di Francesco, con alcuni scatti in mostra in questi giorni nel foyer dell’Eliseo: “una testimonianza del grandissimo lavoro che da anni fa Dario D’Ambrosi – ci spiega Alessandro Montanari nella nostra videointervista – e della sua missione per questi ragazzi che hanno disabilità mentali che così riescono ad esprimere e a comunicare quell’unicità che in ognuno di noi è presente”. Non poteva mancare neanche Francesco Montanari che Dario D’Ambrosi l’ha conosciuto sul set di Romanzo Criminale dove lui faceva il Libanese e D’Ambrosi l’ispettore Canton, assistente del commissario Scialoja (Marco Bocci), quando ancora non sapeva nulla del suo progetto di Teatro Patologico, ma poi si è innamorato di questa sua “magia concreta e pazzesca – ci dice Francesco Montanari nella nostra videointervista – che con questi spettacoli vivi porta in scena il sogno attoriale di ogni attore, ovvero riuscire a rendere quell’umanità senza imposizioni intellettuali e moralismi”.

Il Festival del Teatro patologico prosegue al Teatro Eliseo con Tito Andronico in una versione firmata D’Ambrosi concentrata sul potere delle medicine; con Pinocchio diretto da Claudia Vegliante raccontato dal punto di vista del viaggio allucinogeno di un Geppetto impasticcato; e con il Don Chisciotte diretto da Francesco Giuffrè. Cerimonia di chiusura domenica 14 ottobre con il concerto gratuito dei Ladri di carrozzelle. Ecco le nostre videointerviste a Claudia Gerini e a Francesco e Alessandro Montanari: