Favolacce, videointervista a Fabio e Damiano D’Innocenzo

di Patrizia Simonetti

Quando li abbiamo incontrati lo scorso anno ai Globi D’Oro dov’erano candidati per la loro opera prima La terra dell’abbastanza, chiedemmo loro di parlarci del nuovo progetto cinematografico, ovvero della loro opera seconda, e Fabio e Damiano D’Innocenzo ci risposero che si sarebbe intitolata Favolacce, ma che si sarebbe trattato della loro “seconda opera prima”. E abbiamo quindi deciso di cominciare da qui la nostra videointervista via Skype ai gemelli romani, registi, sceneggiatori, poeti e fotografi, che con Favolacce, presentato a Berlino dove si è guadagnato l’Orso d’Argento per la sceneggiatura, non escono purtroppo al cinema non certo perché non lo meritino, ma per i motivi che tutti conosciamo, ovvero le disposizioni anti Covid-19 che tengono chiuse le sale. Da domani, lunedì 11 maggio però, Favolacce (qui il resoconto della conferenza stampa tenuta via Zoom) sarà on demand su Sky Primafila Premiere, TimVision, Chili, Google Play, Infinity, CG Digital e Rakuten TV con un cast eccezionale fatto di Elio Germano (qui la nostra intervista), Barbara Chichiarelli, Tommaso Di Cola e Giulietta Rebeggiani, Max Malatesta e Giulia Melillo, Gabriel Montesi e Justin Korovkin, Ileana D’Ambra, Lino Musella e Laura Borgioli. Una favola nera, che di favola in realtà ha ben poco, ma “ispirata a una storia vera, la storia vera è una storia falsa, la storia falsa non è molto ispirata” recita la voce narrante di Max Tortora nei panni invisibili di un uomo che ha trovato il diario interrotto scritto in verde di una ragazzina, sentendosene quasi responsabile tanto da volerlo finire e raccontarlo, concludendo dunque una storia “insensata, amara e irrealistica”. Anche di questo signore che non si vede abbiamo chiesto a Fabio e Damiano D’Innocenzo, così come di questi bambini che esistono in silenzio e in silenzio smettono di esistere, di questi padri rabbiosi e frustrati e di queste madri rassegnate, tutti a dar vita a una periferia che di certo non è soltanto geografica. E abbiamo chiesto loro anche di un libro fotografico che hanno appena pubblicato: si intitola Farmacia notturna e, credetemi, ha molto a che fare con il loro fare cinema. Ecco allora la nostra videointervista a Fabio e Damiano D’Innocenzo: