Falcone e Borsellino per #PalermoChiamaItalia con Consoli, Sangiorgi e Mannoia

di Patrizia Simonetti

Sono anni ormai che è difficile non nominarli e ricordarli insieme Falcone e Borsellino, 25 esattamente, ovvero dal 1992 quando, a distanza di neanche due mesi, entrambi i giudici antimafia furono fatti saltare in aria da Cosa Nostra nelle stragi di Capaci e di Via D’Amelio con tutte le loro scorte e, nel caso di Falcone, anche con sua moglie Francesca Morvillo, la prima compiuta il 23 maggio, la seconda il 19 luglio. Ecco allora che stasera, martedì 23 maggio, nell’ambito di #PalermoChiamaItalia, dalle 20.30 su Rai 1, Fabio Fazio, Pif e Roberto Saviano danno vita a uno speciale in diretta da Palermo intitolato proprio Falcone e Borsellino, ma tutto attaccato, cui partecipano moltissimi artisti come Avion Travel, Carmen Consoli, Fiorella Mannoia, Giuliano Sangiorgi, Pierfrancesco Favino, Beppe Fiorello, Ottavia Piccolo, Michele Placido, Vittoria Puccini, Isabella Ragonese, Francesco Scianna e Luca Zingaretti, tutti a dare il loro contributo perchè la violenza, l’omertà e la mafia si combattono anche con l’arte e la cultura. Ci saranno anche Andrea Camilleri e Maurizio Costanzo, quest’ultimo coinvolto in un attentato di mafia l’anno dopo a Roma, a ricordare quei giorni con due testimonianze video, il fotografo Tony Gentile che scattò la celeberrima fotografia dei magistrati divenuta essa stessa un simbolo, e Don Luigi Ciotti.

Bandita ogni interruzione pubblicitaria e ogni ordine cronologico, con Falcone e Borsellino si va piuttosto a ritroso collegandosi da Via Mariano D’Amelio ai vari luoghi della città di Palermo, tra cronaca e narrazione: all’Aula Bunker, tanto per cominciare, costruita appositamente per il maxi processo accanto al carcere dell’Ucciardone dove ci sarà il cancelliere Enzo Mineo, e poi alla Questura, al Palazzo di Giustizia, agli uffici di Falcone e Borsellino, agli scogli dell’Addaura e alla biblioteca di Casa Professa dove Paolo Borsellino parlò pubblicamente per l’ultima volta, all’albero di Falcone in via Notarbartolo proprio di fronte alla sua casa, alla spiaggia di Mondello, alla piscina comunale e al negozio del barbiere dove si trovava Borsellino quando gli arrivò la notizia della strage di Capaci e della morte dell’amico e collega, per chiudere con la musica di Nicola Piovani e dell’Orchestra Giovanile Siciliana proprio al parco realizzato in onore di Giovanni Falcone e per questo chiamato IV° Savona 15, come il codice dell’auto che gli era di scorta.

Falcone e Borsellino è dunque un’orazione civile in ricordo dei due magistrati e delle loro scorte, un omaggio al loro coraggio, alla loro integrità, al loro impegno e al loro sacrificio, un racconto, legato da quelle due date, quella del 23 maggio e del 19 luglio 1992, delle loro gesta, perché di gesta si tratta in quanto eroi, e delle loro solitudini, rivolto soprattutti ai giovani, “un racconto che affronteremo in punta di piedi nel rispetto di tutti dice Fabio Fazio – emotivo, in diretta e inusuale per la TV: speriamo di riuscire a dare un senso concreto a parole come dignità, senso del dovere e dello Stato, che sembrano astratte, ma si concretizzano nelle storie di persone che non volevano fare gli eroi, ma solo adempiere ai loro compiti. Palermo sarà dunque una sorta di capitale d’Italia per una sera, una città tutta accesa e i rivolgeremo a tutti, ma soprattutto ai più giovani e a coloro che in quel tragico 1992 ancora non erano nati, perché tutti devono sapere”.  Per le istituzioni ci saranno il presidente del Senato Pietro Grasso e l’ex PM Giuseppe Ayala, mentre il Capo dello Stato Sergio Mattarella manderà un messaggio.