Quanto possono andare d’accordo la Fisica con il Teatro? Tantissimo a quanto pare, tanto da allestire un Festival teatrale intitolato Evviva la Fisica – Le menti che hanno creato il nostro mondo che da Milano arriva a Roma allo Spazio Diamante da domenica 20 a giovedì 24 maggio, cinque giorni di dibattiti, incontri e racconti incentrati sulla Fisica e naturalmente tanti spettacoli. Prodotto dal Teatro Sala Umberto, Evviva la Fisica non poteva che essere ideato e diretto da Gabriella Greison, fisica, scrittrice, giornalista, autrice e interprete di monologhi teatrali scritti di suo pugno su quanto di più affascinante possa offrire una materia come la Fisica e su quanto di altrettanto sorprendente si possa scoprire dalle vite dei grandi geni del ventesimo secolo che, guarda caso, hanno pure un lato umano. Del resto il connubio tra scienza e arte lo avevano già intuito alcuni di loro nel secolo scorso: “Einstein diceva che i fisici hanno un mondo dentro – ci dice Gabriella Greison nella nostra videointervista che trovate a fine articolo – e per questo gli riesce facile tenere la scena in qualsiasi teatro”. Lei stessa infatti salirà sul palcoscenico dello Spazio Diamante assieme ai ragazzi della STAP Brancaccio diretti da Emilio Russo in Faust a Copenaghen, tratto dal suo romanzo intitolato Hotel Copenaghen (Salani) che rivisita in chiave attuale il Faust di Goethe a sua volta rivisitato ironicamente nel 1931 dal fisico George Gamow e portato realmente in scena da sei giovani scienziati – Ehrenfest, Delbrück, Heisenberg, Dirac, Pauli, Lise Meitner – nel 1932 a Copenaghen nella scuola di Fisica del loro professore Niels Bohr, premio Nobel nel 1922 e grande antagonista di Einstein sulla fisica quantistica. Quello stesso Faust a Copenaghen rappresentato 56 anni dopo al Piccolo di Milano diretto da Strehler con il fisico Rubbia ad introdurlo e Orso Maria Guerrini tra gli attori in scena.
E sarà sempre Gabriella Greison nel corso dell’inaugurazione a dar vita ad un’originalissima presentazione di Evviva la Fisica con uno dei suoi monologhi e a presentare l’omaggio a Ettore Majorana a ottant’anni dalla scomparsa a cura del suo pronipote Salvatore, con aneddoti e storie sul celebre gruppo dei ragazzi di via Panisperna, che vede la partecipazione di Emilio Santoro, fisico dell’Enea e Direttore Nucleare di Casareccia. Il Festival prosegue lunedì con Lampi d'(In)genio Dialogo sopra i fisici misteri con Marco Andorno e Sebastiano Amadio che spazieranno dalla Torre di Pisa a Galileo, e con i Gialli della Fisica con Emilio Santoro a indagare sul mistero della realtà in compagnia di investigatori doc come Copernico, Galilei, Newton, Maxwell, Einstein, Planck, Stephen Hawking e molti altri.
L’obiettivo della rassegna, indubbiamente ambizioso, coraggioso e interessante, è quello di tentare un approccio nuovo per una divulgazione scientifica alla portata di tutti, presentando temi complessi ma universali attraverso qualcosa di altrettanto universale che è l’arte, rispondere in modo leggero ma esatto a domande che, pur senza rendercene troppo conto, ci poniamo ogni giorno e soprattutto, grazie anche agli incontri con le scuole, avvicinare i giovani a una materia spesso ritenuta ostica e odiosa favorendone l’apprendimento in modo divertente e giocoso: “io non ne posso più di leggere sulle pagine dei giornali ‘terrore alla maturità, è uscita Fisica – ci dice ancora Gabriella Greison – ma no, ma quale terrore, capite che c’è un errore di base a questa frase? Non c’è da aver terrore, sai quanti ragazzi vengono ai miei spettacoli e capiscono che è questo il nuovo modo di spiegare la fisica…” Per proseguire dunque nella sua missione, la fisicattrice milanese aprirà la nuova stagione della Sala Umberto il 24 settembre con il debutto del suo nuovo spettacolo Einstein & Me tratto dal suo libro Einstein e Io in uscita il 20 settembre, il tutto nella settimana dedicata alla relatività, a raccontare Albert Einstein dal punto di vista della moglie Mileva Maric. Di questo e di molto altro ci parla Gabriella Greison nella nostra videointervista: