A 12 giorni dalla scomparsa di Ettore Scola, arriva al cinema oggi e domani, lunedì 1 e martedì 2 febbraio, distribuito da 01 e prodotto da Palomar, Ridendo e scherzando, ritratto di un regista all’italiana, il documentario scritto e diretto dalle figlie del grande regista, Paola e Silvia Scola, già presentato lo scorso ottobre alla Festa del Cinema di Roma. Il protagonista è lo stesso Ettore Scola che racconta e si racconta al suo pubblico attraverso “un giovane attore e regista”, così le autrici del film definiscono Pierfancesco Diliberto in arte Pif, chiamato “a fronteggiarlo al posto nostro – dicono – e ad accompagnarlo nel percorso che abbiamo tracciato per raccontarlo: un nostro alter ego che a seconda delle necessità fa da intervistatore, narratore, lettore, agiografo, guida, spalla. E all’occorrenza – scherzano – anche da badante”. Ecco dunque la strana coppia al Cinema dei Piccoli a Villa Borghese: sul grande schermo immagini pubbliche e private, come le clip di molti film di Ettore Scola e tante riprese dai backstage, ma anche materiali di repertorio che lo mostrano ad ogni età, spezzoni di vecchi filmini in Super 8 anche girati da lui, foto di famiglia, disegni e vignette. “E così il ritratto, biografico, artistico e umano di Ettore Scola prende forma sotto i nostri occhi” spiegano Paola e Silvia Scola.
Così come non ha voluto un funerale tradizionale dove piangere per la sua dipartita ma una festa con i suoi vecchi amici, anche in Ridendo e scherzando, che era un po’ il motto di vita del grande maestro del nostro cinema, tutto si fa tranne che piangere perché “l’intento è stato quello di fare un documentario da ridere – dicono le autrici – raccontare Ettore Scola regista, sceneggiatore, disegnatore, umorista, intellettuale e militante cercando di usare la sua chiave, quella del suo cinema: parlare cioè di cose serie senza farsene accorgere, facendo ridere”. Nessun filtro, nessuna manipolazione, quello che vediamo è tutto vero e autentico: “abbiamo voluto raccontare nostro padre unicamente attraverso le interviste che ha rilasciato nel corso della sua vita – spiegano ancora le sue figlie – i brani dei suoi film e quello che ci ha voluto dire ‘dal vivo’, senza dover ricorrere mai a interviste ad altri che parlino di lui. Una sorta di auto-racconto, che lui mai avrebbe fatto dati la sua timidezza, il pudore e il disagio a parlare di sé, ma che abbiamo potuto fare noi che lo conosciamo abbastanza da poterlo sia celebrare che prendere un po’ in giro”
“Quando lo sentivo parlare, ogni tanto, pensavo quanto sarebbe stato bello se lo avessi conosciuto prima e in piena attività – dice Pif – Io non ho solo una ovvia stima professionale per Scola, ma anche umana, penso che appartenga ad una generazione che ha fatto resistenza a tutto lo schifo che questo paese abbia mai prodotto e quindi in qualche modo ci abbia salvato. E in più lo ha fatto con il sorriso come solo i cazzari veri sanno fare, di quelli che quando li vedi pensi: meno male che almeno ci sono loro, meno male che c’è qualcuno che mi rappresenta. Nel mio piccolo con tutti i miei limiti intellettuali – conclude Pif – vorrei continuare idealmente il loro lavoro”.
Pif sarà questa sera alle 19.30 a presentare il film con Paola e Silvia Scola al cinema Eden di Roma, al Roxyparioli alle 20 ci sarà Walter Veltroni, all’Intrastevere alle 20.30 Sergio Rubini; a Milano al cinema Anteo alle 20 saranno presenti Claudio Bisio e Paolo Rossi, presenta Paolo Mereghetti: al teatro Puccini di Firenze ci sarà Ricky Tognazzi.