Ci vuole coraggio ad affrontare un maestro come Gigi Proietti, e anche ad interpretare 11 personaggi in un unico spettacolo. Ma Enrico Brignano, per cui Luigi Proietti fu davvero il maestro, quel coraggio ce l’ha. E con la consapevolezza di quanto deve ai suoi insegnamenti, vuole simbolicamente restituirgli parte di ciò che da lui ha ricevuto. Così come vuole omaggiare una città caotica, quasi invivibile, ma meravigliosa e magica, come Roma, raccontandone a suo modo le origini e i suoi 7 Re. Così, a 35 anni dal debutto di uno spettacolo rimasto una pietra miliare del teatro italiano e della ditta Garinei e Giovannini, riporta sul palcoscenico I 7 re di Roma.
Ovvero il suo spettacolo del cuore scritto da Luigi Magni di cui, durante la nostra videointervista, ci mostra il copione originale, e con le musiche di Nicola Piovani. Tra cambi di costume repentini, balli e canti, Enrico Brignano e una giovane compagnia ci riporteranno ai tempi dell’antica Roma, tra vicende e aneddoti più o meno conosciuti. Le origini di Roma e la storia dei suoi primi secoli di vita torna riletta da un suo figlio tra tradizione e attualità, rispettando il capolavoro originale ma adattandolo in durata e tematiche, assieme a Manuela D’Angelo, a un pubblico e ad una realtà che non è più quella degli anni Ottanta.
“Ricordo che noi giovani attori del Laboratorio di Gigi, appunto 35 anni fa, eravamo estasiati da questo show e lo imparammo tutti a memoria, in una vera fase di innamoramento del teatro e del nostro Maestro – racconta Brignano nel corso della conferenza stampa tenutasi in Campidoglio, dove è arrvato accompagnato da Flora Canto, sua moglie, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessore ai Grandi eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato – Certo oggi i tempi sono cambiati da allora e difatti questa rappresentazione vuole essere sì un omaggio, ma non una copia, a partire da una mia rilettura personale delle scene e dei contenuti. Alcuni riferimenti andati in scena 35 anni fa oggi non sono più percorribili, o magari ce ne sono altri da aggiornare”.
La sua speranza è che anche i giovani possano godere de I 7 Re di Roma: “Mi fa ben sperare il fatto che i miei figli, che hanno 7 e 3 anni, conoscono a memoria tutti brani dello spettacolo: li cantiamo e se io sbaglio, mi correggono perché il pubblico dei bambini è implacabile – racconta ancora Brignano in conferenza stampa – Quando a casa ripassavo i testi e loro mi chiedevano di raccontare una favola la sera, gli ho descritto le gesta di personaggi come Romolo, Numa Pompilio, Anco Marzio, del gigante Caco e di Ercole. E le hanno recepite con grande attenzione”. Sul palco, insieme a Enrico Brignano, ci sono Pasquale Bertucci, Lallo Circosta, Giovanna D’Angi, Ludovica Di Donato, Michele Marra, Michele Mori, Ilaria Nestovito, Andrea Perrozzi, Andrea Pirolli, Emanuela Rei ed Elisabetta Tulli.
Dopo il debutto al Teatro Sistina di Roma, dove è in scena dall’8 ottobre al 1 dicembre, I 7 Re di Roma girerà l’Italia toccando Torino (Teatro Alfieri dall’11 dicembre), Padova (Gran Teatro Geox dal 18 dicembre), Bologna (Europaditorium dal 9 gennaio 2025), Bari (Teatro Team dal 22 gennaio), Napoli (Teatro Augusteo dal 30 gennaio), Milano (Teatro Arcimboldi dal 19 febbraio), Firenze (Teatro Verdi dal 6 marzo) e Catania (Teatro Metropolitan dal 23 marzo). La nostra videointervista a Enrico Brignano: