Elio è un ragazzino che si sente fuori posto nel mondo. Ha perso i genitori e vive con sua zia che è molto impegnata: Olga Solis è infatti Maggiore dell’Air Force, e avrebbe partecipato al programma spaziale se non fosse diventata la nuova mamma di suo nipote. I due si vogliono bene, ma lui è davvero molto vivace ed è fissato con gli alieni, così tanto da voler essere rapito e portato nello spazio dove si troverebbe sicuramente meglio visto che la sua vita non contempla neanche un amico, bensì un paio di bulletti che gli complicano ulteriormente le cose.
E alla fine Elio viene davvero teletrasportato su un altro pianeta, e più precisamente nel Comuniverso, una sorta di organizzazione interplanetaria dove sono riuniti gli ambasciatori, rappresentanti delle diverse galassie lontane. Un mondo lontano e bellissimo, fatto di luce, colori e altissima tecnologia, dove sono tutti intelligentissimi, empatici e molto gentili, soprattutto OOOOO, un piccolo supercomputer liquido addetto all’accoglienza, e dove trova anche un amico, completamente diverso da lui.
Elio e Glordon, così si chiama il giovane alieno, scoprono di aver bisogno l’uno dell’altro e di accettarsi reciprocamente per ciò che sono, e il loro legame supererà qualunque ostacolo, che sia di tempo, distanza, specie. Anche Glordon è destinato a una vita che non vuole, ma come tanti fa buon viso a cattivo gioco: sarà dunque ciò che tutti si aspettano sia, suo padre in primis, e cioè un cuore di bambino rinchiuso per la vita in un’armatura.
Elio, da oggi in sala,è un film molto divertente con un epilogo toccante che racchiude in sé tanti semi da far germogliare in pensieri e riflessioni. L’amicizia, la famiglia, il valore delle diversità, persino la parità di genere: la madre del piccolo Glordon, per esempio, è sempre fuori a combattere, e a pensare al figlio è il padre, il terribile Lord Grigon, che governa il pianeta Hylurg: cattivissimo, guerrafondaio, col delirio di onnipotenza sull’universo, costringe tutti i ragazzi del suo popolo a indossare una corazza non appena arrivati alla maggiore età per non toglierla mai più, dimenticando giochi, amicizie, divertimento, insomma, il bello della vita, e pensare solo alla guerra.
Ma lui non vuole proprio e il rapporto con suo padre gli crea più sofferenza che altro. Anche a questo Elio troverà una soluzione, così come alla minaccia di estinzione di ogni galassia lanciata da Lord Grigon dopo la sua non accettazione nel Comuniverso. Del resto lui è il leader della Terra, o almeno così ha lasciato credere a tutti, e farà tutto ciò che gli sarà possibile per guadagnarsi il ruolo di ambasciatore e restare a vivere con loro.
La versione originale di Elio, diretto da Madeline Sharafian, Domee Shi e Adrian Molina e prodotto da Mary Alice Drumm, include le voci di Yonas Kibreab (Elio), Zoe Saldaña (Olga), Remy Edgerly (Glordon), Brad Garrett (Lord Grigon), Jameela Jamil (ambasciatore Questa) e Shirley Henderson (OOOOO). Nella versione italiana sono invece sono quelle di Alessandra Mastronardi e Adriano Giannini (Olga Solis e Lord Grigon), Andrea Fratoni e Alexander Gusev (Elio e Glordon, nella foto), Lucio Corsi (ambasciatore Tegmn), Neri Marcorè (Manuale Universale dell’Utente), Gaia Bolognesi (ambasciatore Questa), Elena Perino (OOOOO), Fabrizio Manfredi (Gunther), tutti guidati dal direttore di doppiaggio Massimiliano Manfredi. Il film è stato presentato in anteprima ieri mattina con una conferenza stampa e in serata c’è stata la premiere romana dove abbiamo videointervistato doppiatori e ospiti: Alessandra Mastronardi, Adriano Giannini, Andrea Fratoni, Alexander Gusev, Paolo Ruffini, Giuliano Sangiorgi: