È questione di merito: 11 professioniste raccontano come vincere contro il pregiudizio sulle donne

di Patrizia Simonetti

Chi dice donna dice danno. Donna al volante pericolo costante. Alzi la mano chi non l’ha mai detto o anche solo pensato. Proverbi popolari, vecchi detti, roba d’altri tempi, innocenti battute dei nostri nonni, certo, ma ne siamo poi così sicuri? Quanti sono ancora oggi i luoghi comuni sulle donne e sulla loro capacità, professionali in primis, nonostante anni di lotte, dimostrazioni e palesi rivincite? Quante volte commentando il successo professionale di una donna e il suo raggiungimento di una posizione di alto livello ancora di tradizionale monopolio maschile, si sente sempre qualcuno che proprio non ce la fa a lasciarsi logorare dall’invidia in silenzio e a non dire che “certo non è arrivata dov’è arrivata soltanto per merito e chissà con chi è stata gentile”… E invece no, invece È questione di merito: si intitola così il nuovo programma al via martedì 1 marzo alle 22.50 su Fox Life, 5 puntate di dieci minuti ciascuna in collaborazione con The Circle Italia Onlus, il network di donne fondato nel 2008 in Inghilterra da Annie Lennox con il motto “commuovetevi arrabbiatevi e siate parte del cambiamento” e arrivato in Italia nel 2010 grazie ad Antonella Antonelli e Livia Firth. Protagoniste 11 donne che si sono distinte ognuna nel proprio mondo, qui testimonial e testimoni dello strano fatto che il merito c’è ed è con quello, con determinazione e talento, che l’altra metà del cielo si fa strada nel mondo, e a demolire, uno per uno, i preconcetti e i luoghi comuni più radicati, gli stessi che loro in prima persona sono riuscite a superare nella vita. L’obiettivo sarebbe già nobile così ma siccome si sa, le donne amano strafare, È questione di merito punta sul concreto: il progetto include infatti una campagna di sensibilizzazione attuata anche online sulle piattaforme digitali e sui social media del gruppo Fox e di The Circle Italia finalizzata a raccogliere fondi a sostegno del progetto Sociallymadeinitaly, che finanzia corsi di alta formazione e percorsi di avviamento al lavoro per le detenute di cinque carceri italiani: Milano (San Vittore e Bollate), Brescia, Monza, Venezia e Catania.

Ma cosa ci racconteranno queste magnifiche 11? Ecco qualche anticipazione. Le donne non sanno lavorare? “In agricoltura le donne venivano liquidate nell’asse testamentario – racconta l’imprenditrice vinicola Marilisa Allegrini – L’azienda era patrimonio esclusivo della parte maschile. Dopo 6 generazioni mio padre è stato il primo ad avere fiducia nelle potenzialità di una donna, offrendomi la possibilità di portare avanti il suo lavoro”. Le donne con figli non possono fare carriera? “Le donne hanno il potenziale per costruire progetti complessi – risponde la direttrice generale del coworking dedicato alle donne detto Piano C  Sofia Borri – sono capaci di creare una rete di connessioni fra di loro e riescono ad avere una visione d’insieme”. Le donne non sanno fare il capo? “Preconcetti sulle donne si trovano in ogni settore lavorativo, non solo nel mondo dei grandi cuochi stellati che ovviamente proteggono il loro territorio dalle incursioni delle colleghe – ribatte la chef stellata Cristina Bowerman – Quando si dice una ‘donna con gli attributi’ mi offendo. Perché dover usare un’attribuzione maschile per definire una donna?”. Le donne non sanno accettare il fallimento? “Chi sa gestire il successo sa gestire anche un fallimento – chiosa l’imprenditrice, scrittrice e giornalista Silvia Brena – Le donne hanno tre grandi risorse: la capacità di capitalizzare dai propri errori, sconfiggere le paure e vedere i problemi nella loro complessità, connettendo tutti gli elementi per trovare le soluzioni”. Le donne non sono abbastanza forti? “Io mi sono sentita una donna forte quando mi è stato diagnosticato un tumore al seno – rivela l’attrice e doppiatrice Chiara Colizzi – Quando si affronta un percorso di chemioterapia le persone hanno paura di vederti perché temono di non riuscire a sostenere il tuo sguardo quando ti vedranno diversa. La vera forza di una persona sta nel chiedere aiuto senza temere che l’altro ne sia ferito”. Le donne non hanno senso dell’umorismo? “Quando cominciai a lavorare alla TV delle ragazze erano tutti meravigliati del fatto che io cercassi donne comiche – ricorda la conduttrice e autrice Serena Dandini – Le donne nella commedia erano sempre state figure di contorno. Quando abbiamo iniziato i provini siamo state subissate da comiche di talento e ci siamo subito rese conto che in realtà erano solo i palcoscenici a mancare. Come se avessimo fatto un buco per terra e trovato il petrolio. Era lì e nessuno lo sapeva. Un vero e proprio pregiudizio clamorosamente smentito da una verifica sul campo! Investire sulle donne è fondamentale. Le donne sono moltiplicatori di comportamenti virtuosi”. Le donne non sono buone manager? “Le donne hanno spiccate capacità d’intuizione e anche in una trattativa di lavoro – dice Anna Ferrino, titolare dell’azienda di famiglia dedicata alla montagna – sanno cogliere sfumature e dettagli che coniugati alle competenze professionali possono produrre grandi risultati”. Le donne non possono conciliare gli impegni personali con il lavoro? “Ai meeting di lavoro mi chiedono spesso come io faccia – spiega la direttrice creativa di Eco-Age e co-founder The Circle Livia Firth – e io mi chiedo perché la gente non faccia la stessa domanda a un uomo”. Le donne non sanno nulla di sport? “Noi donne possiamo fare grandi cose e lo abbiamo dimostrato sempre – declama l’atleta Francesca Piccinini – Da quando ho iniziato mi si diceva: ‘voi donne non vincete mai niente, siete solo belle’. E invece nell’ultima olimpiade italiana sono state molte di più le medaglie delle donne. Nello sport sono sempre fiduciosa che l’impegno paghi. È così anche nella vita”. Le donne non hanno valore? “Le donne hanno tanto valore quanto gli uomini – taglia corto l’imprenditrice culturale Beatrice Trussardi – Hanno forse un valore diverso. Il pregiudizio di fondo non è se le donne abbiano più meno valore, quanto come venga percepito questo valore. Oggi le artiste donne valgono di meno anche economicamente rispetto ai loro contemporanei uomini. Anche l’artista donna che vale di più sul mercato è pagata di meno di altri artisti uomini”. Infine, le donne non sono solidali con le altre donne? “Quando le donne si uniscono possono spostare le montagne – assicura l’imprenditrice agricola e designer Ilaria Venturini Fendi – Non è vero che le donne non siano solidali fra di loro. La mia è una famiglia prevalentemente di donne. Mia madre e le sue sorelle-come diceva la nonna- sono complementari come le dita di una mano”.

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