Dove osano le cicogne, l’esordio di Angelo Pintus al cinema con Fausto Brizzi, videoincontro

di Patrizia Simonetti

Perché Angelo Pintus ci abbia messo così tanto a sbarcare al cinema è un mistero. Ma siamo contenti che l’abbia fatto dopo aver visto in anteprima Dove osano le cicogne, in sala dal primo gennaio – con alcune anteprime speciali il 31 dicembre – con la regia di Fausto Brizzi ma da un’idea tutta sua.

E visto che, come lo stesso mattatore triestino ha dichiarato “solo un comico può raccontare cose serie”, ecco che il tema centrale del film, uno dei più divertenti visti ultimamente, è la maternità surrogata. Si può scherzare su una cosa così importante, controversa e attuale? Certo che sì. Del resto “è la tradizione della commedia all’italiana – aggiunge Brizzi – toccare dei temi importanti con allegria e leggerezza, poi ognuno guarda il film e si fa una sua idea sul tema”.

Ed eccoci alla storia. Angelo (Pintus) è sposato con Marta (Zoboli). Lei vuole disperatamente diventare madre, purtroppo però l’endometriosi non glielo permette. Così un luminare spagnolo, contattato grazie ad Andrea (Perroni), infermiere amico di famiglia,  propone loro una soluzione semplice e sicura: fecondare Luce (Beatrice Arnera) con gli ovuli di Marta e gli spermatozoi di Angelo, portarsela a casa in Italia e, in attesa del lieto evento, fingere che sia una ragazza alla pari per pura coincidenza rimasta incinta proprio nello stesso momento di Marta. Sembrerebbe tutto semplice e regolare, se la maternità surrogata, volgarmente definita anche utero in affitto, non fosse una sorta di reato universale, o quanto meno in Italia doce è punibile persino con la reclusione.

In tutto ciò, aggiungiamo che Luce custodisce un segreto, e che nel cast ci sono pure Tullio Solenghi, il padre di lei ma soprattutto un colonnello dei carabinieri che non accetta di essere in pensione, Imma Piro che è la madre di lei, Maria Amelia Monti che fa la Doula, una sorta di levatrice moderna e naturalista, Antonio Catania che è il preside della scuola dove lavora Angelo, e, a tal proprosito, i bambini maltrattati, si fa per dire, da un esilarante maestro elementare qual è Pintus.

Dove osano le cicogne è davvero un film delizioso, divertente, ironico, senza pretese ideologiste o di grandi messaggi. Grazie ovviamente alla regia esperta di Brizzi, ma anche alla partecipazione di Angelo Pintus sia al copione che alla scelta del cast. Sul set immaginiamo un’atmosfera serena e allegra, esattamente come quella dell’esilarante incontro stampa moderato, anche qui si fa per dire, da un comico aggiunto quale Andrea Pisani, peraltro compagno della Arnera:




Le foto sono di Angelo Costanzo e di Giuseppe Foglia