Domus Artium: Concerto per la Pace in Ucraina e per Save The Children

di Patrizia Simonetti

Un doppio evento eccezionale e fuori programma quello di mercoledì 1 marzo di Domus Artium, a meno di un mese da quello di apertura: il Concerto per la pace in Ucraina, aperto gratuitamente al pubblico nella Sala della Crociera del Ministero della Cultura, e un incontro conviviale riservato, con sottoscrizione a donazione, i cui proventi andranno a favore di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, presente in Ucraina dal 2014 e impegnata nella risposta all’emergenza dopo l’acuirsi del conflitto nel paese invaso dalla Russia, per sostenere i minori colpiti e le loro famiglie.

Sul palco per il Concerto per la Pace in Ucraina Nina Kotova, Maxim Vengerov e Vadym Kholodenko. E non poteva esserci scelta più significativa ed iconica per questo concerto unico, considerata la presenza di Vengerov, autentico fuoriclasse del violino, la potente presenza scenica della Kotova al violoncello, e la profondità di suono ed eccezionale raffinatezza espressiva di Kholodenko al piano. Il concerto si apre sulle dolci note di Vocalise, melodia immortale scritta da Rachmaninov e conosciuta come una delle musiche più struggenti del secolo scorso.

Segue la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte di César Franck che nell’ambito della musica cameristica è spesso considerata un capolavoro per la grande espressività, il senso della misura, l’intensità lirica e la struttura formale. Da ultimo il Trio per violino, violoncello e pianoforte n. 2 Op 67 di Shostakovich, un’opera dai toni intensamente drammatici, e in cui però l’espressività lirica è frammista a episodi quasi grotteschi. Scritto in un momento particolarmente tragico nella storia della Russia, il Trio è dedicato ad un caro amico del compositore, musicologo direttore della Filarmonica di Leningrado, scomparso a 41 anni. La musica di Shostakovich, supera il ricordo personale e diventa memoriale degli orrori dei campi di sterminio e delle vittime della Shoah con un acme alla fine in un rondò in forma di danza macabra che riprende una melodia ebraica.

Sarà un momento di musica con artisti di fama internazionale per unirci e stringerci intorno alle popolazioni colpite dal conflitto in corso – dice Barrett Wissman, direttore esecutivo di Domus Artium la musica unisce e aiuta a superare idealmente barriere e contrapposizioni Per questo abbiamo deciso di realizzare un concerto con il quale vogliamo raccogliere fondi da destinare al sostegno dei bambini ucraini“. Aggiunge Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia: “A nome di Save the Children, vorrei ringraziare Barrett Wissman, per aver organizzato e ideato l’iniziativa, e i tanti artisti che hanno aderito e hanno reso questo evento così speciale, così come il Ministero della Cultura per avere scelto di ospitare questa serata. Iniziative come questa sottolineano ancora una volta come la musica sia il linguaggio universale per un messaggio di pace, con il quale chiedere, senza sosta, la cessazione delle ostilità. Per i bambini colpiti dal conflitto in Ucraina e dalle altre guerre prive di senso che in tutto il mondo insanguinano la loro infanzia”.

La foto di Nina Kotova è di Angelo Costanzo