Dal Brasile all’Italia passando per il Veneto, tra affreschi e bollicine

di Patrizia Simonetti

Cos’hanno in comune Veneto e Brasile? La risposta, non propriamente scontata, è: spumanti. Dal Brasile all’Italia passando per il Veneto è il titolo dell’evento svoltosi all’Ambasciata del Brasile in Piazza Navona, a Roma, nelle meravigliose sale di Palazzo Pamphilj eretto nel 1630 dalla famiglia che gli ha dato il nome e reso ancora più imponente dopo l’elezione a Papa di Giovanni Battista Pamphilj (Innocenzo X) 14 anni dopo, dal quale si gode peraltro una suggestiva vista dall’alto della piazza. Diviso in due parti, che potremmo anche definire teoria e pratica, Dal Brasile all’Italia passando per il Veneto è stato un interessante e sorprendente excursus dedicato ai vitigni veneti e brasiliani e ai relativi frutti, legati a doppio filo.

Spumanti, per lo più, che abbiamo avuto il piacere di degustare, dopo un’interessante presentazione, nell’affrescata galleria dell’Ambasciata progettata dal Borromini, con grande e contemporanea soddisfazione di occhi e palato, grazie alle bollicine venete – come il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e il Lessini Durello DOC – e brasiliane, come il Miolo Millesime Brut D.O – e agli affreschi di Pietro da Cortona raffiguranti le gesta di Enea. E non prima di aver attraversato alcune delle meravigliose stanze del palazzo, salotti soprattutto, impreziosite da dipinti.

Ad introdurre la prima parte dell’evento, svoltasi nel salone Palestrina, anch’esso firmato Borromini, il governatore del Veneto Luca Zaia che, sottolineando il primato italiano della regione nella produzione di prosecco con la denominazione più grande al mondo, ha ricordato come il sodalizio enologico tra Veneto e Brasile sia nato nel XIX secolo grazie alle popolazioni venete stabilitesi in quegli anni nel sud del paese sudamericano. E con l’occasione, ha anche annunciato che nella prossima edizione di Vinitay ci sarà uno stand con i migliori vini e spumanti brasiliani.

Un’edizione, quella di Vinitaly 2023, che sarà da record, ha aggiunto il presidente di Veronafiere Federico Briciolo, e che, a proposito di arte, vanterà anche la presenza, direttamente dagli Uffizi di Firenze, di due opere dedicate a Bacco, quelle del Caravaggio e di Guido Reni.

Dal Brasile all’Italia passando per il Veneto è stato pensato come un vero e proprio brindisi ai prodotti vitivinicoli di Veneto e Brasile, oggi 14mo produttore mondiale di spumanti, e al loro legame artistico, culturale e storico: lo ha sottolineato l’ambasciatore del Brasile in Italia Helio Ramos, che ha anche ricordato come il merito di aver accelerato la produzione viniviticola in Brasile, portata dai portoghesi, spetti proprio ai veneti.

Carlo Dugo, referente per l’Italia per il Concours Mondial De Bruxelles, ci ha poi illustrato il Brasile vitivinicolo e i suoi spumanti, tra associazioni dei produttori e soprattutto indicazioni geografiche – come la Vale dos Vinhedos nello Stato del Rio Grande do Sul, dove si produce il già citato Miolo Millesime Brut D.O, e la Vale da Uva Goethe nello Stato di Santa Catarina – lanciando un invito: quello di stare vicini alla natura che non ha limiti né confini e di seguirla: “oggi abbiamo l’occasione di degustare questi prodotti in assoluta armonia” ha detto, pregando i presenti di non farlo analizzandoli con i criteri classici, ma “pensando a tutto ciò che c’è dietro”.

Ad illustrare infine il Veneto vitivinicolo e i suoi spumanti ci ha pensato il miglior sommelier AIS Veneto 2022 Michele Manca che, dopo un’accurata presentazione, ha concluso sperando di aver trasmesso soprattutto emozioni.