Corro da te: storia d’amore e di carrozzelle. Videoincontro con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone

di Patrizia Simonetti

Lui seduttore seriale, il classico tipo che scommette con gli amici sull’impresa amorosa più difficile, sempre sicuro di vincere, l’importante è non farsi chiamare mai, nell’intimità, con il proprio nome. Lei violinista appassionata, bellissima, piena di interessi tra sport e amici, che nell’amore in fondo ci spera ancora ma sa che difficilmente qualcuno sarà disposto a condividere la sua vita con una donna sulla sedia a rotelle. Gianni e Chiara sono semplicemente un uomo e una donna fatti l’uno per l’altra, ma ancora non lo sanno. E sono i protagonisti di Corro da te, il nuovo film di Riccardo Milani che per interpretarli ha scelto Pierfrancesco Favino e Miriam Leone, perfetti nei loro rispettivi ruoli e come coppia cinematografica. Lui brillante e divertente come non mai a dar vita a un uomo sempre pronto alla battuta, anche politicamente scorretta, che per ironia della sorte è a capo di un’azienda di scarpe da corsa, lei luminosa come sempre a disegnare la donna ideale per chiunque, che cammini o meno.

Corro da te, remake di Tout le Monde Debout di Franck Dubosc in sala da giovedì 17 marzo, è una commedia d’amore dove si ride tantissimo di stereotipi e situazioni, tra sedie a rotelle ribelli e improbabili viaggi lampo a Lourdes, con una componente che la rende speciale, come il modo assolutamente ironico e al tempo stesso delicato di trattare la disabilità, lo stesso che ci porta a definirla con disincantata leggerezza storia d’amore e di carrozzelle. Quando si parla di disabilità, spesso si scivola nel pietismo. Qui no, in Corro da te la disabilità fisica di Chiara è descritta e mostrata semplicemente come un modo di vivere, ma senza renderla facile come in una favola, evidenziando invece, quasi a girare il dito nella piaga, come ancora oggi persino chi vive accanto a persone disabili continui a cadere nell’ingannevole pregiudizio che, per esempio, l’uomo ideale per una sorella in carrozzina non può che essere un uomo nelle sue stesse condizioni. Anche se lo si fa con amore. Per il film fondamentale è stato il sostegno e la collaborazione di associazioni come la Pebe Onlus, federazioni sportive per disabili, e tante persone disabili che hanno messo a disposizione la loro esperienza e la loro sensibilità (Qui il video del photocall della Premiere romana)

Perchè iI segreto è sempre quello: solo quando ti metti nei panni dell’altro puoi davvero capire chi hai davanti, o a fianco, cosa prova e come vive. Come Gianni, che per conquistare Chiara arriva a fingersi paraplegico costretto, pure lui, a una vita da seduto. Il problema è che poi non saprà come uscirne e anche gli amici e i collaboratori che lo hanno sempre sopportato, e a volte pure supportato, prenderanno le distanze. Ma tutti possono cambiare, persino Gianni…. (qui la nostra videointervista a Pierfrancesco Favino alla premiere romana del film assieme ad Alessio Carozza)

Nel cast, spalle meravigliose dei due protagonisti, una divertentissima Vanessa Scalera, Pilar Fogliati, Pietro Sermonti, Carlo De Ruggeri, Giulio Base (qui la nostra videointervista alla premiere romana del film), Andrea Pennacchi, Michele Placido, e una grande Piera degli Esposti: i tubicini per l’ossigeno che indossa sono veri e questo film, purtroppo, non potrà vederlo. Il nostro videoincontro con Miriam Leone, Pierfrancesco Favino, Pilar Fogliati, Pietro Sermonti, Carlo De Ruggeri e il regista Riccardo Milani: 

 

 

 

 

 

Le foto di Miriam Leone e Pierfrancesco Favino sono di Angelo Costanzo