Sono passati tre anni da quando abbiamo lasciato Monica e Giovanni su una panchina di Piazza Cavour, nel centro del centro di Roma. Poi anche loro si erano lasciati e non si vedevano da un bel po’. Due mondi opposti che erano riusciti ad incontrarsi, parlarsi, toccarsi e comprendersi. Lei coatta qualunquista, ma sincera e schietta come nessuna, nessun filtro tra il dire e il fare e il pensare: vive sempre a Bastogi, quartiere popolare e multietnico della periferia capitolina e va sempre al mare a Coccia di Morto, superaffollata e chiassosa spiaggia di Focene dove certamente non rischi di incontrare vip; lui invece abita in centro e pensare è ancora il suo mestiere, soprattutto a come riqualificare le periferie con l’arte e la cultura, perché con la cultura sì che si mangia, cosa che per lei invece no, e come spiaggia preferisce di gran lunga quella toscana di Capalbio. Tornano dunque Paola Cortellesi e Antonio Albanese protagonisti di Come un gatto in tangenziale 2 Ritorno a Coccia di Morto di Riccardo Milani, in anteprima per Ferragosto il 14 e 15, e poi in tutte le sale da giovedì 26 agosto, sequel dell’ironico ed esilarante film del 2018 , ma qui si ride ancora più di allora.
“In questo periodo ci siamo ricaricati di ironia, perché ce n’è bisogno – ci dice Antonio Albanese nella nostra videointervista – noi italiani l’abbiamo proprio nel DNA, siamo i maestri della comicità, c’è chi ride degli altri e chi ride con gli altri, la comicità segna anche uno stato di benessere del paese”. E aggiunge: “siamo tutti fondamentalmente uguali tra fortune e sfortune, tutti abbiamo un potenziale meraviglioso”. Di fondo Giovanni e Monica sono sempre gli stessi, ma in Come un gatto in tangenziale 2 lui è più pronto a capire che, nonostante tutto, è lei e solo lei l’amore della sua vita. Mentre Monica… “Monica cambia sempre – ci rivela Paola Cortellesi nella nostra videointervista – perché il loro incontro serve proprio a raccontare il cambiamento, che è possibile e auspicabile, soprattutto in persone che provengono da realtà opposte e lontane anni luce e che pure riescono a comunicare”.
Monica non è però cambiata in fatto di generosità e lealtà, ad esempio nei confronti delle sorellastre Pamela e Sue Ellen, anche qui interpretate dalle surreali ma veraci Alessandra e Valentina Giudicessa, che ancora una volta la mettono nei guai. Come un gatto in tangenziale 2 Ritorno a Coccia di Morto comincia infatti con il suo arresto per colpa delle gemelle e di una certa refurtiva profumata… Monica ha solo una persona a cui chiedere aiuto: Giovanni. E Giovanni per lei corre e molla tutto, anche se ora sta con una giovane e bellissima Camilla, interpretata da Sarah Felberbaum, con la quale collabora a un progetto importante, il recupero di uno spazio in periferia da riconvertire a centro di cultura, soprattutto per gli abitanti del quartiere. Così niente prigione per lei ma un periodo di lavori socialmente utili in una parrocchia di San Basilio diretta da un prete molto, ma molto pio che si chiama Don Davide, faccia e tutto il resto di Luca Argentero. Impossibile non restarne affascinate… Pende dalle sue labbra anche Luce, l’ex moglie di Giovanni che rientra in scena molto cambiata, più svampita ed esilarante che mai, grazie all’inaspettata e piacevolmente sorprendente vena comica di una super ironica e divertita Sonia Bergamasco: “Luce si evolve sempre in maniera surreale e poco aderente alla realtà – ci racconta l’attrice milanese nella nostra videointervista – si avvicina di più a Monica e ad una realtà che prima sentiva estremamente lontana, ma sempre con questa maniera svagata e stonata che a me piace tanto”.
Con i graditi camei di Claudio Amendola, che è invece l’ex galeotto ed ex marito di Monica, di Franca Leosini che è ancora Franca Leosini, e anche di Paolo Di Clementi, meccanico di professione e attore per diletto che interpreta ancora il fedele carrozziere di Giovanni e sua valvola di sfogo, e con la partecipazione dei giovanissimi Alice Maselli e Simone De Bianchi che, visibilmente cresciuti, tornano nei panni dei rispettivi figli di Giovanni e di Monica, Agnese e Alessio, Come un gatto in Tangenziale 2 Ritorno a Coccia di Morto riprende un filo che ci sarebbe dispiaciuto parecchio se fosse rimasto interrotto, approfondendo e ridisegnando in maniera molto più netta e immediata il concetto di mondi distanti grazie ai due microcosmi simboli della storia: la galera, e poi la minuscola cella del convento, per Monica, e il grande spazio aperto e vivo del nuovo centro poli culturale dove lavora Giovanni, passandoci gran parte della giornata. Un sequel che non poteva non esserci, specchio com’è di un macrocosmo e delle sue dinamiche che include e coinvolge tutti noi, tra situazioni tanto paradossali e comiche quanto realistiche e reali: “Volevamo raccontare il seguito della spaccatura di questo paese – spiega il regista Riccardo Milani – Giovanni e Monica sono una specie di antidoto contro i professionisti dell’intolleranza tra classi sociali”. Le nostre videointerviste a Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Sonia Bergamaco e Riccardo Milani: