Che fine ha fatto Mauro Repetto e il rapporto con Max Pezzali

di Redazione

Ci sono band capaci di segnare un’epoca. Tra queste in Italia ci sono state sicuramente gli 883, particolarmente attivi dal 1989 fino al 2003, anno dello scioglimento. Se chiedete ad un qualsiasi adolescente degli anni 90, vi risponderà di essere cresciuto con le loro canzoni. Da Hanno ucciso l’uomo ragno e Nord Sud Ovest Est in poi, sono riusciti a diventare una vera e propria icona della musica nazionale, spaziando da un genere all’altro. Pur essendo di base un gruppo pop infatti, nel corso del tempo non hanno disdegnato la sperimentazione tra rap, dance e rock, innovando e utilizzando un linguaggio semplice ed efficace, in grado di entrare nella mente e nel cuore delle nuove generazioni che potevano immedesimarsi in loro. I grandi artefici del successo furono in particolar modo i due fondatori Max Pezzali, la voce e l’anima, e Mauro Repetto, coautore di numerosi brani diventati poi hit. Il duo, lanciato da Claudio Cecchetto, fu apprezzato dalla critica fin dal principio anche se mediaticamente la figura maggiormente carismatica era quella di Pezzali. Il che, alla lunga, portò a delle crepe nel rapporto che si rilevarono impossibili da sanare. Per anni però, capire dove fosse, con chi fosse e cosa stesse facendo era più difficile di giocare al SuperEnalotto o, volendo essere meno eufemistici, vincere in qualche casinò che si possono trovare su portali come https://slotmachine-gratis.it/.

Mauro Repetto e il suo ruolo negli 883

La voce di tutte le canzoni proposte dagli 883 era quella di Max Pezzali. Timbro inconfondibile, presenza scenica d’impatto, melodie sempre orecchiabili che entravano nella testa degli ascoltatori. A Mauro Repetto, che fondamentalmente era un compositore nonché ballerino, non rimaneva che cimentarsi sul palco in balletti d’accompagnamento mentre il compagno cantava. Qualcuno così, iniziò a maliziare sulla sua reale utilità all’interno del gruppo. Sebbene godesse di infinita stima da parte sia di Pezzali che del manager Cecchetto, alla lunga Repetto fece fatica a ritagliarsi un ruolo di primo piano che gli consentisse di avere la giusta visibilità. Così, dopo anni di sacrificio ripagati comunque da fama e soldi, decise di fare un passo indietro, anche per una stampa non sempre indulgente nei suoi confronti che aveva anche iniziato ad ironizzare sulla sua presenza. Dalla cantina nella quale, insieme all’amico di scuola, si componevano canzoni, era finito sui principali palchi d’Italia, ma senza trovare contestualmente una precisa definizione del suo ruolo. Nel 1994 uscì il suo ultimo album con gli 883, Remix ’94 contenente i successi dei primi due album in versione dance. L’ultima apparizione dei due insieme, avvenne poi al Roxy Bar di Red Ronnie prima dell’annuncio definitivo della separazione.

Mauro Repetto oggi: che fine ha fatto?

Oggi Mauro Repetto ha 53 anni. La sua amicizia con Max Pezzali è sempre continuata, nonostante le strade professionali dei due si siano divise. Dopo aver fondato insieme alla moglie la ditta di design Manjaca nel 2004, l’ormai ex ballerino degli 883 è tornato più volte a collaborare con l’amico, nel frattempo divenuto solista, scrivendo alcuni brani, partecipando come vocalist e salendo in alcune occasioni con lui sul palco. I due si sono rivisti recentemente nella trasmissione di Amadeus Arena Suzuki ’60 ’70 ’80 e…’90, nonché nel concerto a San Siro di Max Pezzali, e chissà che non possa essere il preludio ad altre attività da portare avanti insieme. Per inseguire un sogno, in passato, ha rinunciato a tutto.