Baby 3, l’epilogo: intervista a Anna Lou Castoldi e Benedetta Porcaroli

di Patrizia Simonetti

Dunque siamo all’epilogo. Al gran finale. Tutto torna a posto. O quasi. Arriva mercoledì 16 settembre su Netflix Baby 3, terza ed ultima stagione che vede protagoniste le due baby squillo Chiara e Ludo, interpretate da Benedetta Porcaroli e Alice Pagani, e tutto il loro mondo. Ritroviamo quindi anche Damiano (Riccardo Mandolini) che deve capire se può amare o meno Chiara dopo ciò che ha scoperto su di lei, o rendersi la vita più facile e stare con Aurora, una delle new entry di Baby 3, interpretata da Anna Lou Castoldi, figlia di Asia Argento e Morgan, che torna dietro la macchina da presa dopo un bel po’ di anni da Incompresa diretta dalla mamma. L’abbiamo incontrata in conferenza stampa e le abbiamo chiesto come si è trovata a rientrare in questo mondo e se per caso i suoi le hanno detto qualcosa, prima o dopo: “è stato interessante tornare in questo mondo – ci risponde Anna Lou Castoldi anche se in realtà non l’ho mai abbandonato perché essendo cresciuta in sui set, sono sempre stata in quell’ambiente, ma ritrovarmi davanti a una macchina da presa è diverso, e come esperienza devo dire che mi ha sbloccato tantissimo, sinceramente non me l’aspettavo. È stato bellissimo… Sul set sono stati tutti un sacco accoglienti, non mi sono mai trovata a disagio, gentilissimi, disponibili e aperti, non potevo chiedere di meglio, quindi è stato estremamente interessante, anche come lavoro interno, mi sono aperta molto dal punto di vista personale attraverso questa esperienza. Mio padre non saprei, l’ha scoperto poco fa, mia madre ha visto la serie ed è molto felice per me, loro mi supportano sempre”.  

In Baby 3 ci sono ancora anche Fabio e Brando, ovvero Brando Pacitto e Mirko Trovato, riusciranno ad amarsi alla faccia dell’omofobia? Niccolò (Lorenzo Zurzolo) nel frattempo sembra maturato, aiuta Chiara in una delle sue ultime imprese, forse perché un po’ è ancora innamorato di lei, e no, non sghignazza davanti a Fabio e Brando… Matura anche Simonetta (Isabella Ferrari) che finalmente riesce  fare la madre (di Ludo): per lei diventa ciò che ogni madre dovrebbe in realtà essere per  natura, un sostegno, un’ancora, un porto sicuro verso il quale correre a rifugiarsi, con la certezza di trovare protezione, una forza, la sua, che non le avevamo mai visto addosso. Anche Monica (Claudia Pandolfi) sembra fare la cosa giusta dopo la relazione al limite della legalità con Niccolò, e lo stesso vale per Natalia (Denise Capezza), personaggio chiave della svolta finale, senza di lei non ce l’avremmo mai fatta a parlare di lieto fine. E a tal proposito, abbiamo chiesto a Benedetta Porcaroli se per lei è davvero un lieto fine quello di Baby 3: “noi abbiamo preso un tema che poteva farci da cornice per raccontare questi ragazzi e le loro vite – ci risponde Benedetta Porcarolie il lato positivo stava nel fatto di uscire dal contesto in cui questi ragazzi sono nati, che effettivamente è qualcosa che li soffoca, li fa soffrire, li fa implodere e li deprime. La scommessa di questa serie era raccontare come ivivendo in una società così corrotta e malfunzionante, questi ragazzi e queste ragazze devono per forza fare qualcosa per uscirne, e il lieto fine è semplicemente il fatto di avere imparato una lezione, cioè che nella vita si possono anche fare anche delle scelte, dopodiché bisogna avere anche il buon senso di portarle avanti e subirne le conseguenze e Chiara prende molto seriamente fino all’ultimo queste scelte che ha fatto, le porta avanti fino alla fine assumendosene le conseguenze. Il lieto fine per me è che questi ragazzi hanno più coscienza degli adulti che li circondano e sicuramente avranno un futuro più limpido possibile e fuori dai loro guai, però ci sono riusciti da soli e non è poco”.

In Baby 3 ritroviamo anche Camilla (Chabeli Sastre Gonzalez), Fiore (Giuseppe Maggio), Arturo, padre di Chiara (Massimo Poggio), Fedeli, padre di Fabio e compagno di Simonetta (Tommaso Ragno), Elsa (Galatea Ranzi), Roberto, padre di Brando (Max Tortora), Tommaso (Thomas Trabacchi). Molti di loro in realtà fanno la cosa giusta. E poi arriva Pietro (Antonio Orlando), poliziotto zelante senza il quale il lieto fine di cui sopra non ci sarebbe stato, sempre che di lieto fine si possa parlare. E  Alessandro (Ludovico Succio) . Si arricchisce anche la regia: oltre ad Andrea De Sica (episodio 1) e Letizia Lamartire (episodi 2-4-5-6), debutta dietro la macchina da presa Antonio Le Fosse (episodio 3) del collettivo GRAMS – composto insieme a lui da Re Salvador, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti e Giacomo Mazzariol – che ha creato la serie e curato la sceneggiatura di tutte e tre le stagioni.